Preparazione: il momento migliore.
Data: 12/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Klimt4, Fonte: EroticiRacconti
Il Covid non ci aveva permesso di giocare da oltre un anno. Lei aveva visibilmente voglia. Quando la stuzzicavo in cucina o guardando la tv la trovavo fradicia e gonfia. Lei, 50 anni ad aprile, io, 62, luglio. Siamo da sempre esibizionisti ma forse a causa dell’astinenza prolungata in tutti e due è nato il desiderio di passare oltre, di superare il confine. Se ne parlava sempre più spesso tra di noi, di un terzo, un uomo che giocasse con lei con me spettatore o partecipante, non aveva importanza. Per me ciò che conta è sempre stato il suo piacere. Quella sera, un venerdì sera, tornato dal lavoro entro in casa e la bacio. Preparati, le dico, perché stasera ti porto alla monta!!! Mi aspettavo una sua reazione di qualche tipo ma mi chiese quanto tempo avesse a disposizione per prepararsi. Le risposi che avevo preso appuntamento per le 23 in piazza Cordusio. Mi ringraziò e si diresse verso il bagno dove si fece una doccia che durò più di 30 minuti. Quando la sentii uscire entrai e la vidi nuda, stupenda. Sei bellissima, le dissi. Lei mi sorrise. Prese la crema e la stese intorno al sesso e dietro. Mi chiese se andava bene averla glabra e liscia. Le dissi che era il massimo che un uomo potesse desiderare. Senza dirle nulla andai in camera dove stesi un asciugamano sul letto. Tornai in bagno e presi mia moglie per mano invitandola a sdraiarsi sullo stesso. Aspetta, le dissi, serve che tu sia perfettamente vuota e pulita stasera. In bagno presi la grossa peretta da clistere e la ...
... riempii di acqua tiepida. Tornato da lei le feci aprire leggermente le gambe e con la peretta già lubrificata le irrorai una prima volta l’intestino. Non ti muovere da lì, le dissi. Tornai in bagno e ripetei l’operazione. Questo lo feci per altre tre volte resistendo alle sue suppliche dove mi implorava di lasciare che si svuotasse e che era tanto piena. Resisti, le dissi, dopo sarà ancora più bello. Dopo qualche minuto la presi per mano e la portai in bagno. Lei si sedette sulla tazza sofferente e mi chiese di allontanarmi. Mai, dissi, devo e voglio guardarti mentre ti liberi l’intestino. Ti prego, mi implorò, lasciami sola. Ma io non cedetti e così lei si lacciò andare e si svuotò davanti a me che nel frattempo me lo ero tirato fuori e me lo stavo segando bello duro. Terminato di svuotarsi si alzò e mi spinse via dandomi del porco per ciò che avevo appena fatto e torno di nuovo in doccia dove si lavò della crema depilatoria e di nuovo il corpo. Quando uscì mi fece sentire come era liscia la pelle e non potei non prendere atto del gonfiore delle labbra del suo sesso. Avvolta la testa in un asciugamano prese lo smalto per le unghie e iniziò dai piedi. Amati piedini. Un dito alla volta, attenta a non sbavare. Se lo avessi saputo prima sarei andata dall’estetista a farmi bella! Si, ma io avrei perso tutto il piacere di poterti guardare. Terminati i piedi si dedicò alle dita delle mani. Potevi uscire dal bagno mentre mi svuotavo, mi disse. Non ci ho pensato neppure un attimo eri ...