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Transtupenda
Data: 05/06/2021, Categorie: Trans Autore: Angelo Azzurro, Fonte: EroticiRacconti
L'estate qui da noi è pieno di turisti che provengono da ogni parte,tra questi turisti capitano spesse volte delle bellissime turiste come la tipa che ho incontrato quest'estate;questa tipa era mulatta e un bel pezzo di figa più alta di me con un gran bel seno e dei grandi bellissimi piedi.La prima volta la vedo passeggiare per strada di sera insieme a due sue amiche con le quali si dirige verso un ristorante del paese,senza che lei e le sue amiche se ne possano accorgere io di dietro la seguo per capire se parlasse italiano o al massimo inglese,allo scopo poi di poter approcciare un rapporto di amicizia con lei evitando di fare brutte figure,ma lei sembra non dire nemmeno una parola cosicché per tutto il tragitto che fa fino al ristorante non riesco a capire né con che lingua parlasse né con che voce parlasse.Quando entrano nel ristorante lascio perdere la situazione e me ne vado per i fatti miei ma dopo un paio di ore rivedo lei con le sue amiche passeggiare di nuovo per strada,erano uscite dal ristorante e così il mio istinto mi dice di seguirla daccapo nella speranza di ...
... capire almeno attraverso la sua lingua se poteva quella sera nascere qualcosa con lei,riprendo così a seguirla senza però ottenere ancora nulla ma ad un certo punto però lei insieme alle sue amiche si accorge che la sto seguendo e dopo un po'voltandosi verso di me mi dice un po'arrabbiata 'che vuoi?'.Dopo quella frase capii finalmente che parlava italiano ma la lasciai perdere lo stesso e non solo perché si era accorta che la stavo seguendo ma anche e soprattutto perché la sua voce era maschile,così me ne tornai un po'deluso a casa dove poi disteso sul mio letto ricominciai a pensare alla mulatta,al suo gran bel seno, ai suoi grandi bellissimi piedi e a quel giocattolino che forse aveva ancora tra le gambe.Nel dubbio però preferii pensare che forse in lontananza non avevo ascoltato molto bene il tono della sua voce della quale sicuramente mi aveva tratto in inganno la timbrica, così elimino dai miei pensieri tutti i possibili malintesi compreso quel giocattolino tra le gambe e ripensando solo al suo gran bel seno e ai suoi grandi bellissimi piedi comincia a partire la mia mano.
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