Daniela e il suo fratellino
Data: 02/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: stinf, Fonte: Annunci69
... sonno quando ho sentito suonare alla porta, mi sono buttata la vestaglia addosso e sono andata ad aprire. Mi sono trovata davanti un bellissimo ragazzo biondo con i capelli lunghi fino alle spalle, due occhi azzurri, un viso bellissimo e anche un bel fisico.
_ “Ciao sono Andrea il fratello di Daniela, ti ho riportato i libri”.
_ “Ah sì grazie, entra pure” mi sono spostata e l’ho fatto entrare, ero abbagliata dalla sua bellezza.
L’ho fatto accomodare sul sofà in cucina e gli ho offerto un caffè, lui ha accettato, mi sono girata verso la cucina ed ho preparato il caffè, ho abbassato gli occhi ed ho visto che la vestaglia non era ben chiusa e si vedevano le gambe fin quasi all’inguine. Ho sentito la mia figa contrarsi piena di voglia, erano alcuni mesi che non prendevo un cazzo e trovarmi davanti una meraviglia del genere mi è venuta una voglia matta.
Andrea era seduto sul piccolo sofà e mi guardava, io gli ho chiesto cosa studiava e se la scuola andava bene, e lui ha risposto alle mie domande, poi ho versato i caffè e con un vassoio l’ho adagiato sul tavolino, chinandomi ho messo in mostra le tette e la vestaglia si è aperta facendo vedere il pelo, lui ha strabuzzato gli occhi e io sono rimasta chinata, gli ho messo lo zucchero l’ho girato nella tazzina, l’ho tolta dal vassoio, e poi mi sono alzata. Lui era incantato a guardarmi e non accennava nemmeno a prendere il caffè.
_ “Scusami questa vestaglia si apre sempre” e me la sono aggiustata e poi mi sono seduta ...
... al tavolo per bere il mio caffè, mentre Andrea continuava a guardarmi, io mi sono messa lo zucchero ed ho accavallato le gambe, la vestaglia è scivolata di lato mettendo in mostra le mie cosce, e poi ho preso il caffè mentre lui continuava a guardarmi.
_ “Non lo bevi il caffè, guarda che si raffredda”.
_ “Oh si scusa, ti guardavo, sei così bella”.
Ha preso il caffè, ma gli tremava un po’ la mano e ne ha rovesciato una goccia sul tavolino, allora mi sono alzata e con uno straccetto da cucina sono andata a pulire, lui era rosso come un peperone, mi sono chinata per pulire ed ho visto che sotto i jeans il cazzo era bello duro. Ho fatto in modo che le mie tette quasi uscissero dalla vestaglia, lui non ne poteva più, voleva chiedermi scusa ma balbettava tutto impacciato.
Io l’ho preso per mano e l’ho portato in camera da letto, gli ho sfilato la maglietta e l’ho accarezzato sul petto muscoloso, ho indugiato un po’ sui capezzoli turgidi, mentre lui era lì imbambolato rosso in viso e sudava. Gli ho slacciato i jeans e li ho abbassati insieme alle mutande, il suo cazzo era di belle proporzioni e duro come il marmo, l’ho preso in mano e l’ho accarezzato. Mi sono poi tolta la vestaglia e mi sono coricata sul letto, con le mani mi sono toccata la figa che era bagnatissima, mentre Andrea era sempre in piedi con il cazzo duro.
_ “Vieni qui”.
Lui è venuto sul letto, l’ho fatto inginocchiare tra le mie gambe, gli ho preso il cazzo in mano e l’ho accompagnato nella mia figa, ...