Amici per le palle
Data: 16/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
Tutto è iniziato un pomeriggio, dopo aver parlato e scambiato qualche foto xxx sul sito di A69, abbiamo deciso di vederci. Una passeggiata insieme per conoscersi, una birra e tante parole, per poi finire a letto a casa di lui, Max.
Max è un ragazzo di trenta anni, di quelli che si definiscono “insospettabili”, una sorta di dottor Jeckill e Mister Hide, apparentemente un bravo ragazzo, educato, “insipido” per certi aspetti.. Ma poi un gran porco, fanatico feticista nell’intimità della stanza da letto.
Dopo il primo incontro ci siamo visti altre volte, lui mi sodomizzava ed io godevo. La cosa piaceva a entrambi, e i nostri incontri settimanali, sono diventati routine e, senza dircelo apertamente, siamo diventati di fatto scopamici.
Tutti i weekend ci vedevamo, ed era per me diventata una droga. Solo una volta mi ha chiesto di metterglielo in culo, forse voleva provare, non so. E’ stata la prima e l’ultima volta che mi ha fatto fare l’attivo. A me è anche piaciuto, ma lui ha detto che non gli piace la sensazione, e siccome vedeva che io ero molto ben disposto a “prenderlo nel culo”, ha presto deciso che nella nostra relazione i ruoli potevano essere fissi: lui solo attivo, io solo passivo. Un po’ come negli etero, mi è venuto da pensare «dove c’è l’uomo che infila e la donna che riceve». Fatto sta che lui ha deciso ed io mi sono dovuto adeguare (dopotutto l’attivo potevo farlo con altri..).
Era un pomeriggio di marzo, da una settimana non ci si vedeva ed io non ne ...
... vedevo l’ora perché avevo proprio voglia. Mi aveva dato appuntamento per fare una passeggiata in centro prima di.., e invece una doccia fredda! Non siamo solo io e lui, ma ci sono dei suoi amici! Li aveva invitati e si era scordato di dirmelo. Li avevo già conosciuti quest’estate in spiaggia, Richard e Andreas. Richard, il palestrato, con cui era sempre insieme, tipo pappa e ciccia. Andreas, l’intellettuale moderatamente carino, ma con fisico niente di speciale, che però copriva bene con vestiti ricercati. Max quando era con loro m’ignorava, parlava di cose che io non sapevo e che nemmeno m’interessavano, palestra, videogiochi, sport..
In conclusione, va tutto da schifo, ci rimango male e provo a nasconderlo, ma non ci riesco. I miei gesti, l’aria un po’ remissiva e apatica, il fare taciturno, sono come un libro aperto.
Arriviamo a sera, Max saluta gli amici e finalmente penso tra me e me, «Evvai! Si scopa!»
M’invita a salire, ma sento che qualcosa non va.. Max chiude rozzamente la porta e capisco che è incazzato con me, perché a detta sua ho “tenuto il muso” davanti ai suoi amici, e parte la polemica:
-“Michelle, che cazzo avevi oggi, pareva che ti avessero ucciso il gatto! Hai intristito pure i miei amici, cazzo! Potevi parlarci, tirare fuori un po’ il carattere. Fare una battuta ogni tanto! Oggi eri tra il palloso e il depresso. Che cazzo hai? Si può sapere?” Ed io:
-“Scusa, Max, hai ragione, ero un po’ giù oggi, ma io pensavo che saremmo stati solo tu ed ...