1. Il nuovo ordine mondiale. Cap 2


    Data: 16/05/2018, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: perego65, Fonte: RaccontiMilu

    Conosco Guido da quando eravamo bambini. Giocavamo insieme nei lunghi mesi estivi in un borgo in toscana di cui le nostre famiglie si erano innamorate e avevano deciso di comprare una casa per passarci qualche fine settimana, La sua una megavilla con piscina (i suoi si vantavano che era stato il set di un film di Bertolucci) quella dei miei un vecchio casolare restaurato con passione e con un vergognoso spreco di soldi.
    
    Quando scoppiò il caos avevamo 15 anni ed entrambe le famiglie ritennero quel posto il più sicuro dove rifugiarsi. Passammo così quasi 3 anni in simbiosi. Le due famiglie non potevano essere più diverse e fino a quel momento si erano ignorate per non odiarsi. I miei venivano da generazione di intellettuali di sinistra. Nipoti di partigiani avevano pensato che la rivoluzione si potesse anche fare sorseggiando prosecco con la Roma che conta sulla terrazza che affaccia su piazza Navona. Come gli dissi il giorno che me ne andai da casa, l’ultima volta che li ho visti, loro amavano il popolo e la massa odiavano però la gente, quella che puzza e che si fa il culo per guadagnare uno stipendio al limite del dignitoso. Nei loro saggi e articoli (in un paio di occasioni mio padre si avventurò anche a scrivere dei romanzi) parlavano di un mondo che non conoscevano e che non gli apparteneva come se fosse il loro.
    
    La famiglia di Guido veniva invece dalla tradizione di una destra reazionaria e legalitaria. Negli ultimi tempi però, come tanti, si erano lasciati ...
    ... andare a una deriva più becera fatta di razzismo e xenofobia. In realtà l’unica cosa che gli interessava dalla politica erano gli scarsi o nulli controlli fiscali. Preoccupazione superflua visto che questo veniva regolarmente garantito da tutti i governi che si alternavano.
    
    Il pericolo di perdere tutto annullò però molte differenza. In quel posto sperduto si costruì così una piccola comunità di potenti che volevano sopravvivere. Ci trasferimmo quindi tutti nella villa dei Marangon trasformata in una specie di fortezza, con gli uomini armati a difenderla. Per me e Guido furono fatti venire alcuni professori selezionati con attenzione dalle nostre madri. Passavamo le mattinate studiando con un impegno degna di un collegio gesuita. Erano ore interminabili fatte di versioni di latino e teoremi di matematica di cui non riuscivo a capire l’utilità ma che apprendevo con dedizione, spinto dal mio innato senso del dovere. Invidiavo a Guido la sua capacità di prendere tutto con leggerezza. Il pomeriggio invece era il momento in cui il nostro essere maschi si esaltava. Il padre di Guido, considerando il mondo che c’era fuori, pretese che imparassimo a difenderci. Il collegio gesuita si trasformava così in una accademia militare. In quei tre anni penso di aver usato ogni tipo di arma e imparato ogni tecnica di autodifesa. Anche mio padre, che era sempre stato un convinto pacifista, sembrava quasi contento di questo mix di educazione. Ogni tanto con Guido sfuggivamo al controllo dei nostri ...
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