Il torneo di lotta sbagliato - Parte V - fine e nuovo inizio
Data: 22/05/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Giovanni333, Fonte: EroticiRacconti
Marco aveva dominato le mie tre amiche e ora le stava umiliando senza pietà. Sapevo che quello era solo l’inizio di ciò che le aspettava e, vedendo come almeno Olimpia stava succhiando, dubitavo che fossero veramente dispiaciute. In qualche modo la lotta aveva dato la scusa per qualcosa che tutti volevamo ma che per convenzioni sociali non avremmo mai avuto nemmeno il coraggio di pensare. “Benissimo sorellina!”, Marco esclamò trionfante, “Visto che sono tue amiche te ne faccio scegliere una, mentre le altre sono mie…”. Guardai le tre e non vidi nessun cenno di protesta di fronte a quell’atto sfacciato di supremazia di chiara allusione sessuale. Al contrario, lo sguardo di Lisa sembrava ormai perso sul corpo di mio fratello e mi ignorava totalmente. Giulia era l’unica che stava provando a mantenere una sua dignità mentre Olimpia l’aveva persa da tempo. Anche se non pensavo di essere lesbica, l’idea di potermi scopare una delle tre mi faceva seccare la gola dall’emozione. “Voglio Giulia…”, dissi esitante alla fine, guardando la bionda con lussuria. Mio fratello annuì e ordinò alla ragazza di alzarsi e venire da me. La mia amica si alzò, splendida nella sua nudezza femminile, e si diresse verso di me. La squadrai per un attimo e poi le diedi un bacio a stampo “Non ti ribellare…” la avvisai, “…sai che non mi serve mio fratello per metterti sotto”. Lei annuì compiacente sussurrando “Si, lo so…”. La mia vittoria contro di lei poco prima mi aveva dato la carica. Con calma mi tolsi ...
... il reggiseno, lasciando anche le mie tette libere al vento, e poi iniziai a baciare le sue, gratificata dai piccoli mugolii di piacere della mia ex avversaria. Mi bastò a questo punto spingere Giulia in basso per portarla docilmente a terra. Continuai a far vagare la lingua sul suo corpo, sfiorando i suoi addominali perfetti e il suo corpo magro ed atletico, fino ad essere sicura che fosse bagnata quanto lo ero io. A questo punto ormai senza vergogna mi tolsi i pantaloni, rimanendo nuda. Un rumore ritmico al mio lato mi fece girare lo sguardo. Vidi Lisa in ginocchio davanti a Marco che gli prendeva in bocca il membro, mentre Olimpia si era spostata sotto Lisa e la stava leccando in mezzo alle gambe “Non ti distrarre per quello che senti…”, diceva mio fratello alla judoka, “Tieni il ritmo! Da brava ragazzina quale sei…”. Lisa era in difficoltà, tuttavia, a concentrarsi sul sesso orale che faceva, visto l’incredibile piacere che le dava quello che subiva.
Ancora più eccitata tornai alla mia Giulia. La ragazza mi attendeva con la bocca aperta e distesa al suolo. Io le aprii con gentilezza le gambe, osservando la sua vagina depilata, e poi avvicinai ad essa il mio pube. Appena i nostri due organi si incontrarono, strusciando uno sull’altro, percepii una crescita del mio calore corporeo e iniziai involontariamente a respirare velocemente; Giulia dal canto suo aveva iniziato a strusciarsi a me come una cagna in calore, immemore del rapporto di amicizia che ci legava. L’orgasmo ...