1. La ragazza troppo bella - parte 1


    Data: 20/05/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69

    Per l'ennesima volta pensai che avrei dovuto far abbassare lo specchio. I miei piedi erano tagliati a metà e non vedere cosa indossassi ai piedi per me quasi equivaleva a vestirmi al buio. Per me, tutto parte dalla scarpa. Dalla linea del piede che risale poi fino alle gambe e prosegue verso l'alto. Le scarpe sono l'inizio di tutto, ci permettono di essere in contatto con la terra, talvolta con dolcezza, talvolta con ruvidezza.
    
    Sbuffai scocciata ed andai in bagno a truccarmi. Meticolosamente, trasformai il mio viso. Scelsi il rossetto in base al colore delle scarpe. Lo avevo detto, tutto parte e finisce da li. Mi misi poi seduta e poggiai i piedi su un sgabello. Mi feci un pò le unghie prima di farmi le mani di un smalto assolutamente uguale al colore delle scarpe. Ah le scarpe...
    
    Mi piacevano i miei piedi. Erano piccoli, regolari, curati. Ogni giorno, benedivo il progresso che aveva portato alla depilazione definitiva. Guardai la mia gamba, era liscia, uniforme, stava sul piede con dignità. Sorrisi tra me e me. La vanità faceva parte di me, non lo negavo, anzi. A differenza di ciò che molti pensano, non sempre va contro se stesso, in certi mondi, è un fantastico alleato. Alla gente piace la gente che si ama, poiché spesso non hanno amore per se stessi. Comunque, amo il mio corpo, lo curo, forse un pò troppo, ma è tempio, è via, è mezzo che porta ad una soluzione. Portarlo all'apice, è arrivare all'apice della società. Non sono ipocrita, semplicemente sincera. Anch'io ...
    ... cresciuta in una famiglia pseudo cattolica dove i valori erano quelli del sacrificio e della dignità. Regole scritte da chi non si è mai sacrificato. Ovviamente, il dissenso con i miei genitori per la mia considerazione sulla libertà e sui valori diventò un impasse e dovetti a ventidue anni andar via per evitare una strage in famiglia.
    
    "Monica non puoi uscire. Monica devi studiare. Monica devi lavare i piatti. Monica devi smettere di frequentare i ragazzi. Monica non ci piace la tua gonna, Monica non devi frequentare queste persone....". Un vero incubo per me che adolescente, bella devo dire, avevo bisogno di spiegare le mie ali in una Napoli degradata ed avvilita dalla camorra e dalla corruzione. Erano tempi in cui i boss veri non esistevano quasi più, rimpiazzati da ragazzini bramosi di immedesimare i "boss" visti in film o serie Tv ma predisposti alla violenza gratuita, il che rendeva la città meno sicura. Ma chi nasce nel torrente impara a nuotare controcorrente. I miei genitori, umile persone, come tantissime altre brave persone, si facevano portare dalla corrente, e cosi volevano per me. Fino al mare... Come i salmoni, io ambivo ad andare su, a sfidare la gravità per deporre le uova che fluiranno nei fiumi e nei mari, ambivo ad essere in alto, molto in alto, credo come tutte le adolescenti, belle.
    
    Fuggi dalla rete dei miei genitori, della mia città, ed arrivai dapprima a Roma.
    
    Giovane, poco pratica del mondo, senza istruzione superiore, senza soldi, e con tanta ...
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