1. 1998 - La cliente


    Data: 15/05/2018, Categorie: Anale Maturo Autore: PlutoTrieste, Fonte: xHamster

    ... ma pur sempre un gioco. Di sicuro non mi ha mai fatto intendere in nessun modo che fosse possibile qualche ulteriore sviluppo.
    
    Almeno fino a stasera.
    
    - Non è che verrebbe in soccorso di una cliente ritardataria, che si è dimentica di fare la spesa. - dice una voce alle mie spalle, mentre sto chiudendo a chiave l'ultima serranda, pronto per fare i debiti conteggi di cassa e poi andarmene a casa dopo una giornata di lavoro.
    
    Di solito invidio un po' le mie due commesse Giovanna ed Erika che, finito l'orario di lavoro si cambiano al volo e se la filano a gambe levate (cosa che, per la cronaca, facevo puntualmente pure io quando, sempre in questo negozio, ero un semplice dipendente), ma questa volta potrebbe essere differente.
    
    Riconosco immediatamente la voce, quindi mi volto con un sorriso. - Ma chiaro che si! Anzi, sarà un vero un piacere prendermi cura di lei!- mi aspetto una battuta di risposta, ma lei si limita ad un cenno della testa ed un sorriso.
    
    "Magari non è in vena, oggi" penso, mentre la precedo all'entrata. Alzo la saracinesca, la faccio passare, poi riabbasso la serranda alle nostre spalle, chiudendo a chiave. È un operazione che faccio sempre, raggiunta l'ora di chiusura: per quanto la nostra città, dal punto di vista criminalità, sia un oasi di pace, è sempre meglio andare sul sicuro.
    
    Rimetto a posto il gancio delle serrande e mi dirigo al banco, dove lei mi aspetta. "Però! Che tenuta." Penso. In effetti sembra pronta per andare a cena ...
    ... fuori, anziché a fare la spesa. Scarpe alla moda, con un bel tacco otto, calze a rete, impermeabilino blu notte a mezza gamba e pettinatura perfetta: una bella cas**ta di capelli castano mogano che le ricadono sulle spalle in morbide onde. Proprio in quel momento lei si volta verso di me e posso notare che pure la facciata è tirata in grande stile, con tanto di trucco perfetto e catenina d'oro con un punto luce di tutto rispetto che le cade nella morbida attaccatura dei seni, lasciati abbondantemente scoperti dallo scollo dell'impermeabile.
    
    - Come posso esserle utile.- le chiedo, fermandomi ad un passo da lei.
    
    La vedo esitare. - Per prima cosa, vorrei il mio solito profumo: me lo merito proprio.- mi dice.
    
    - Su questo, non ci sono dubbi.- dico, girando dietro al banco e prendendo la s**tolina. - Dopodiché?-
    
    Lei continua ad indicarmi vari prodotti, sempre con una certa esitazione. Come se in realtà non riuscisse a decidersi a dire quello che veramente vuole e quindi prende tempo cazzeggiando sulla spesa. La osservo attentamente, senza farmi notare, mentre lei vaga ed esplora gli scaffali. Sembra immersa in attente valutazioni sulla merce, ma in realtà vedo che ogni pochi secondi lancia verso di me uno sguardo che ha un non so che di strano.
    
    "C'è qualcosa che non mi quadra." Mi dico alla fine, mentre una strana sensazione mi assale, subito prima di un brivido premonitore: a questa frulla qualche strana idea per la testa, ed io ho il fondato sospetto di conoscere ...
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