1. Federica e il giardiniere.


    Data: 14/05/2021, Categorie: Cuckold Racconti Erotici, Tradimenti Sesso di Gruppo Voyeur Autore: aliasir, Fonte: RaccontiMilu

    ... solo in questo paese straniero… e se gli piacciono le donne italiane…
    
    lui confessa che è dura, senza sesso… e che le italiane sono bellissime… lei gli si avvicina e gli chiede se le vuole accarezzare il seno…
    
    e insomma, dalla finestra dello studio, con le persiane chiuse ma si vede benissimo, vedo uno scambio di carezze, alcuni baci lunghissimi e toccamenti… e in breve lei estrae un gran bel cazzo nero, che si “srotola” verso l’alto allungandosi…
    
    Lei sa che sono dietro le persiane, a non più di tre metri, e guarda verso di me, mentre massaggia il pene che si gonfia e si irrigidisce. Vedo le lingue intrecciarsi, lui la accarezza, sulla schiena, le natiche, sfiora i seni, gentilmente… lei invece stringe il cazzo duro, tutto scappellato, e si china, sempre guardandomi, a assaggiarlo… lecca l’asta e ne aspira l’odore, che evidentemente è di suo gradimento, perché con un fremito si inginocchia e incomincia a succhiarglielo voracemente…
    
    Lui le carezza la nuca e spinge con il bacino verso la sua bocca. Lei sputa la grossa cappella solo per correre con la lingua lungo tutta l’asta venosa, fino ...
    ... a arrivare a vellicare i coglioni. I suoi sguardi verso di me sono pieni di malizia, fieri. Sta conducendo il gioco, mi fa vedere quanto è brava. Lui cerca di fermarla, l’eccitazione deve essere tanta e sente di star per venire, ma lei raddoppia l’impegno, gli toglie le mani, l’afferra dietro le natiche e lo spinge verso la sua bocca, dandogli il ritmo di una vera scopata in gola. Ci vuole poco e il ragazzo con un lamento soffocato, il cazzo lucido di saliva e rigido come un bastone, inizia a venire.
    
    Lei non interrompe il ritmo veloce e la sborra schizza fuori dalle labbra, cola giù per il mento, la sento deglutire ma deve essere tanta, troppa per mandarla giù e quindi si scosta e qualche schizzo le disegna il viso, come una ragnatela fra i capelli.
    
    Ah amore mio come sei bella, sudata e bagnata, mentre impugni quello scettro di carne, il volto decorato dai ricami densi del suo piacere… immagino la tua fichetta allagata, ho una voglia pazza di succhiartela, ma anche di riempirtela di seme, dando sollievo alla sua fame.
    
    Ci sarà tempo e modo… i nostri giochi sono appena cominciati.
    
    (segue) 
«123»