1. Come mio figlio diventò troia. Cap. 4


    Data: 11/05/2021, Categorie: Incesti Autore: Boscaiolopassivo, Fonte: EroticiRacconti

    Il mio rientro.
    
    Era trascorsa una settimana fantastica, ormai con mio figlio dormivamo nello stesso letto ed ogni volta che avevamo voglia non perdavamo occasione per farci una bella scopata.
    
    Un pomeriggio mentre tornavamo al capanno, dico a mio figlio che sarei andato in paese per prendere un po’ di provviste, e che se gli serviva qualcosa bastava che mi chiamasse.
    
    Mi rispose di stare tranquillo e che avrebbe aspettato con ansia il mio ritorno.
    
    Presi la macchina ed andai in paese, arrivato a casa cenai con il resto della famiglia, due chiacchiere e un bicchiere di vino e poco dopo andai subito a letto.
    
    Ero sdraiato a pancia in su, quasi completamente nudo, con addosso soltanto i mei slip bianchi, ero completamente rilassato ed immerso nei miei pensieri, con gli occhi socchiusi, pensavo a mio figlio ed a tutte le scopate che ci eravamo fatti in quella settimana, mi stavo eccitando, tanto che il mio cazzo non stava più nelle mutande.
    
    Ad un certo punto arrivò mia moglie, che con fare stupito mi dice: amore ma hai già il cazzo duro?
    
    Gli risposi che aspettavo lei, che era una settimana che non scopavo e che avevo voglia di sfondargli la figa.
    
    Si spogliò e si distese nel letto portandosi sopra di me, cominciai a baciarla e chiudendo gli occhi immaginai subito mio figlio. sprofondai dentro la figa bagnata di mia moglie come facevo con il culo di mio figlio, fu talmente brutale che mia moglie ebbe un sussulto.
    
    Haiiii amoreeeee pianoooooo mi stai ...
    ... sfondando la figaaa.
    
    Cercai di moderami e cominciai a scoparla dolcemente, la vedevo eccitata, sentivo il mio cazzo che arrivava all’utero, era completamente bagnata, ansimava dal piacere, ma nulla a che vedere con quella troia di mio figlio.
    
    La scopai per bene facendola venire più volte ed alla fine, come ogni volta, gli sborrai sulle tette.
    
    Mi accasciai e mi addormentai esausto.
    
    La mattina seguente mi sveglia di buon ora, salutai tutti, presi le provviste e mi misi in macchina per tornare in campagna.
    
    Non vedevo l’ora di arrivare, e scapparmi mio figlio con la solita brutalità di sempre.
    
    Arrivato al capanno mi venne incontro, saltandomi al collo e baciandomi mi dici:
    
    mi sei mancato papà, ho una cosa da raccontarti, ma ho troppa voglia del tuo cazzo,
    
    si stava per inginocchiare per sbottonarmi i pantaloni, ma lo fermai, e facendolo alzare gli chiesi di aspettare, e che anche lui mi era mancato.
    
    Avevamo quasi finto di sistemare la spesa e finalmente avvicinando a lui lo faccio inginocchiare proprio davanti a me, sbottono i pantaloni e tiro fuori il cazzo ancora moscio, lui subito intuisce la mia e voglia, al tocco delle sue labbra, sulla mia cappella, cominciai ad eccitarmi e tenendogli ferma la testa, faccio entrare tutto il mio cazzo dentro la sua bocca, sapevo che a lui piaceva, gli piacerà sentire il mio cazo che diventava duro dentro la sua bocca.
    
    Cominciai a scopargli la bocca con foga, e mi eccitavo sempre di più, lo faccio alzare, lo spoglio con ...
«123»