Marco e Valeria – 2 – La cena
Data: 11/05/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Etero
Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu
Si, la chiamata mi sorprese un po’, arrivò infatti dopo 15 minuti che ci eravamo lasciati; ero ottimista, ma non mi aspettavo una decisione tanto rapida.
Mi dissi che questa era un’ occasione storica per uno della mia età; trovare una coppia così, con lei che sembrava fatta apposta per intrigare uno come me, era quasi un miracolo, un premio, non so se del tutto meritato, per la mia dedizione a questo mondo della trasgressione. E decisi che doveva essere una serata memorabile: per me, perché poteva essere l’ ultima volta per un “vecchietto” come me, per Valeria, perché la sua prima volta doveva scolpirsi in maniera eterna nella sua mente, e per Marco, che finalmente avrebbe visto coronate le sue fantasie cuckold. Volevo tutto da quella coppia, anche (o forse soprattutto) il culo di Valeria, che, mi aveva detto suo marito, era ancora vergine!
Vennero a prendermi in albergo: lei era splendida, gonna corta ma non troppo, con spacchi maliziosi, ma non troppo, attillata, e questo, inevitabilmente, l’ avrebbe fatta salire appena seduta; camicetta a fiori scollata, ma non troppo, ma con l’ ultimo bottone maliziosamente slacciato. Era abbastanza su di giri, un po’ sopra le righe, ma comunque molto controllata, ma con gli occhi che sprizzavano allegria: era adorabile. Al ristorante lei si sedette alla mia sinistra, mentre Marco era di fronte a lei.
La conversazione passò da un argomento all’ altro, senza sfiorare minimamente il sesso, addirittura io e Marco ci mettemmo a ...
... parlare di calcio!!! Ma era tutto previsto, mi stavo preparando la scusa per cominciare un primo “avvicinamento”. Infatti, fingendomi, quasi scandalizzato con me stesso le dissi:
“Ma che bestie di accompagnatori hai, mia cara Valeria. Sei qui adorabile e fascinosa e noi non ti consideriamo nemmeno!!!”. E così dicendo le misi un braccio attorno alle spalle, l’ attirai un po’ verso di me per appoggiare il suo capino sulla mia guancia e poi le diedi un castissimo bacio sulla tempia.
“Ma lo sai che io e Marco abbiamo parlato moltissimo di te in queste ultime settimane?”
“Ah si? Mi ha detto che ti aveva conosciuto, ma non mi ha raccontato tante cose”
“Però hai letto il racconto che ho scritto?”
“Si!! Sei un bel ….furbetto!”
“Ma ti è piaciuto?”
“Si, l’ hai scritto bene”
“E ti è piaciuta la situazione in cui si è trovata quella ragazza?”
“Si, molto….intrigante”
“E ti piacerebbe trovarti in una situazione del genere?”
“Non so, non ci ho mai pensato”
La conversazione era avviata lungo il binario che prediligevo; lei era sempre più partecipe e disponibile anche a battute sempreun po’ più allusive e a situazioni un po’ più…”hot”. Poco a poco il mio braccio si muoveva sempre più frequentemente attorno alle sue spalle, ne approfittavo per accarezzarle i capelli o il collo o la schiena. Con la mano destra avevo cominciato ad accarezzarle il ginocchio, lei aveva cominciato a togliere la mano, ma con poca convinzione. Sotto il tavolo avevo cominciato a salire ...