Storia di un Figlio - Capitolo 2 - Racconti Erotici

Storia di un Figlio - Capitolo 2

... occhi...la guardavano mentre le sue mani scorrevano liberamente lungo le sue cosce. Ero terrorizzato di essere stato ancora una volta sorpreso a spiarla, perchè stavolta stava facendo qualcosa di molto più intimo.

Mi sibilò forte: "È molto tardi giovanotto. Corri a letto."

Ero sparito il più velocemente e silenziosamente possibile. Ero così impaurito di essere stato beccato di nuovo, che stetti lontano dallo show notturno del bagno per quasi una settimana.La settimana successiva le cose erano tornate alla normalità. Continuai a cercare la sua faccia per vedere se era arrabbiata, o semplicemente disgustata da me. In ogni modo, ha interagito con me esattamente come prima di iniziare il nostro piccolo gioco da bagno.

Alla fine non potei resistere a tornare indietro. Era ancora seduta sul water a fare la pipì prima di fare il bagno quando mi chiamò a bassa voce per farmi uscire dal nascondiglio. Non l'avevo mai vista così, Ad ogni modo, mi trovai rapidamente di fronte a lei mentre sedeva lì con uno sguardo illeggibile sul viso. "Beh, hai intenzione di toglierti i vestiti per la mamma o no?"

Quando mi sono spogliato ha iniziato a fare pipì e il suono che riecheggiava nel water mi irrigidì subito. Vedendo questo, mamma spostò le sue ginocchia in modo da poter farmi vedere la cas**ta ridursi a un rivolo, poi e poi finire con qualche goccia. Si alzò in piedi e il suo pelo pubico aveva ancora qualche gocciolina aggrappata ad esso anche se non so se ne fosse a ...

... conoscenza.

"Ti ho spaventato la scorsa settimana?"

Non risposi, ma continuai a fissare quelle gocce scintillanti così vicine a me. La vista sembrava interferire con i miei pensieri.

Dopo un momento, lei proseguì; "Non volevo spaventarti, ma era già passata la tua ora di andare a letto." Scese su un ginocchio, quindi eravamo faccia a faccia. "Ti amo, e avrei dovuto sapere che saresti stato curioso del mio corpo." Mi prese tutte le mani e mi premette i palmi contro i seni. Potevo sentire i suoi capezzoli crollare sotto i miei palmi solo per sollevarsi e ricominciare a premere sui palmi delle mani mentre si raddrizzavano.

Continuò a spiegarmi pazientemente che alcuni capezzoli di ragazze sono molto sensibili al piacere, alcuni sono sensibili al dolore, e altri ancora non sono sensibili a molto. Mi ha insegnato che da quando i seni si erano asciugati dopo essere stato svezzato, erano stati più flaccidi di quando erano più giovani.

Mi insegnò a succhiare i suoi capezzoli proprio come piaceva a lei, spiegandomi che sebbene i suoi fossero molto sensibili al piacere, provava più piacere quando li venivano pizzicati e trattati in una varietà di modi dolorosi. Mentre guidava la mia bocca a un capezzolo, lei mi disse che sebbene non avesse più latte da darmi, mi lasciava nutrire su entrambi i capezzoli.

La mamma mi fece poi sdraiare sulla mia pancia tra le sue ginocchia sollevate mentre si sdraiava sul pavimento per insegnarmi l'anatomia femminile. Mi ha incoraggiato a esplorare, ...