1. Nn e mia ma mi eccita molto nn cancelatela grazie


    Data: 02/05/2021, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Masturbazione Autore: Michela84, Fonte: xHamster

    "Ora ti faccio vedere come vanno trattate le troiette come te!" disse e mi spinse con violenza addosso al muro di cemento. Con una mano mi tenne fermi i polsi dietro la schiena, mentre con l'altra mi dava dei fortissimi colpi sul culo, con la mano aperta. Avevo paura e sentivo le chiappe bruciarmi ad ogni colpo, lo imploravo di smetterla ma per tutta risposta mi arrivò un pizzicotto violentissimo all'interno coscia. Gridai con tutto il fiato che avevo in gola il mio dolore, lui mi lasciò i polsi e mi fece girare. "Spogliati cagna!" mi ordinò. Lo feci senza fiatare, non solo perchè avevo paura, ma anche perchè il mio corpo e il mio cervello stavano avendo strane reazioni: mi stavo eccitando. Mi spogliai fino a rimanere completamente nuda davanti ai suoi occhi che mi guardavano soddisfatti.
    
    Mi ordinò di inginocchiarmi con le mani dietro la schiena, poi si slacciò la cintura dei pantaloni, abbassò la lampo e tirò fuori il suo cazzo già duro. Era molto grosso, come lunghezza era nella media, ma il diametro era paurosamente grande, svettava fiero e maestoso. Me lo infilò prepotentemente in bocca, e con una mano mi spinse la testa verso di sè, fino a farmelo arrivare in gola. Un conato di vomito mi salì in gola, ma lui mi teneva ferma e non potevo muovermi.Cominciò un lento movimento,scie di saliva mi colavano ai lati della bocca.Chiusi gli occhi per non vedere la mia vergogna riflessa nei suoi "tieni gli occhi aperti e guarda quanto sei troia!!"mi disse, continuando a ...
    ... scoparmi la bocca. Poi si tolse all'improvviso da me e indirizzò un fiotto di sperma sulle mie mutandine, abbandonate a terra. Le prese con una mano e me le infilò in bocca, avevano un sapore acre e volevo sputarle, ma due giri di scotch intorno alla mia bocca me lo impedirono.
    
    Si rimise l'uccello nei pantaloni, ma li lasciò aperti, e mi portò in un angolo dove c'era un lettino ginecologico. Mi ci fece sdraiare sopra, mi passò una cinghia attorno alla vita e la legò stretta sotto al lettino. Mise i miei piedi nell'apposito appoggio e li legò,passò anche una corda intorno alle ginocchia tirando la corda all'infuori e legandola alle gambe del letto, in modo che non potessi chiudere nè le gambe nè le ginocchià che rimanevano oscenamente aperte. Infine mi legò le braccia sopra la testa assicurando la corda al lettino. In questo modo era impossibile per me qualsiasi movimento, non potevo muovermi e non potevo gridare... e il solo pensiero di essere completamente in balia della sua perversione mi fece bagnare la figa all'inverosimile. Lui dovette capirlo, perchè avvicinò un dito al mio sesso e lo trovò completamente fradicio "ma allora sei proprio una cagna in calore!Ora ci penso io a farti passare la voglia di scopare!" e mi diede uno schiaffo sulla figa che mi lasciò senza fiato. Tentai di gridare, ma il bavaglio intriso di sperma che avevo in bocca tramutò l'urlo in un gemito soffocato. L'uomo si allontanò per alcuni secondi e quando tornò aveva in mano delle mollette. Capii le sue ...
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