1. Cioccolato bollente


    Data: 27/04/2021, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... in questo modo mi sta risolutamente provocando’. Io lo lasciai agevolmente balbettare, senza dare peraltro troppa importanza a quel ‘lei’ per altri dieci secondi, poi gli suggerii brillantemente con la voce impostata, tra l’altro in maniera lussuriosa e vivace la seguente solfa:
    
    ‘Vede, signore, in effetti non &egrave la mia personale abitudine, poiché non mi capita di sovente, però lei mi piace tanto, perché ho sempre amato a dismisura il cioccolato, soprattutto quello fondente. Mi stavo appunto chiedendo se caso mai non volesse soddisfare esaudendo la mia gola, perché il mio appetito al momento &egrave salito di parecchio’.
    
    In quella tipica contingenza, comprensibilmente, come ogni uomo che si reputa senza fronzoli né tentennamenti vari, arrischierei sostenere fermamente maschio, che stabilmente coglie apprezzando spiccatamente la condotta dissoluta e libidinosa che gli si presenta dinnanzi, non occorre ribadire né rinnovare ulteriormente un invito così esplicito, perché di questo andare in conclusione accadde ciò che doveva esattamente e puntualmente succedere. Sul divano, in effetti, sotto la lampada da riparare, l’uomo si spogliò della sua tuta, m’afferrò collocandomi accortamente con le gambe spalancate di fronte a lui, visto che già ingordamente incominciava a sfiorare il mio intimo anfratto con adorato diletto facendomi sragionare.
    
    Io fremevo, ribollivo e rumoreggiavo come non mai per il godimento, uscivo di senno per quella lingua che saettava accortamente ...
    ... muovendosi nella mia fica, lui era muscoloso, perfetto e seducente, io m’appigliavo al suo corpo agitandomi e facendo cenni, smaniando e pronunciando frasi indecenti, indecorose e irripetibili all’inverosimile. Lui sfilandosi rapidamente gli slip mi esibì un cazzo a dire il vero non enorme, direi di fattezza normale, però ben fatto, compatto e palpitante. In un baleno mi trovavo già quel cannolo al cioccolato ficcato in bocca in tutto il suo ardore e il suo totale sapore, Dio che meravigliosa esperienza. Quando lui iniziò a penetrarmi la mia fica gocciolante s’aprì come un’albicocca matura, offrendo la più ampia delle dilatazioni e non potete immaginare quanto fu armonioso, incantevole e lussurioso abbracciarmi a lui in preda alle sue poderose e ritmate spinte.
    
    Era un continuo spostamento, quel traffico vitale d’andare e tornare sopra quel magnifico cazzo carnoso, inizialmente nella posizione della pecorina, appresso quella della smorza candela, tra l’altro la mia preferita con le mie spalle rivolte verso di lui, in ultimo con lo specchio che peraltro connivente e silenzioso spettatore ci faceva da stupenda cornice, nel tempo in cui io m’osservavo infervorandomi sempre di più, fino a quando lui esplose su di me sborrandomi addosso, riversandomi tutto il suo amabile fiume di panna acida sopra la mia pelosissima e famelica rossiccia fica. A dire il vero, io non avevo mai avuto l’occasione prima d’allora d’assaggiare degustando un cioccolato più farcito di quello che Arnold ...