1. Le vacanze estive di Loli


    Data: 17/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Incesti Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... che andavano a lavarsi. Mi hanno chiesto se li accompagnavo, ma ho fatto presente che oramai qualcuno doveva preparare da mangiare. Non era ancora freddo. Il sole scaldava la pelle nuda e avevo notato che era piacevole perché ti aiutava ad asciugarti.
    
    Con il ritorno dei ragazzi avevo quasi finito di preparare la cena. Avevo una fame incredibile. Nei tre-quattro giorni precedenti o forse più avevamo mangiato un pasto al giorno. Come sono arrivati i ragazzi, Michele mi ha abbracciato da dietro stuzzicandomi le tette e sentendo il suo corpo freddo lo stavo scaldando poverino. Percepivo il pisello crescere e le sue mani mi facevano venire i brividi toccandomi tutta. Mi ha fatto piegare in avanti e ha iniziato a penetrare il fiore da dietro. Poi mi ha guidata a camminare in quel modo nella ilarità di tutti e come si è seduto io ero seduta sopra di lui.
    
    Pietro sì è avvicinato succhiandomi i capezzoli e poi Michele si è sdraiato e Pietro mi ha divaricato le cosce. Ho visto che si chinava in avanti e ho iniziato ad urlare. Mi piaceva il lavoro che faceva con la lingua mentre urlavo e saltavo su Michele. Mi strizzava le tette, i capezzoli. Mi baciava il collo e mordeva le orecchie. Sono andata in nero come ho sentito la piacevole onda di sperma nel mio fiore; poi è stata la volta di Pietro entrare in me. Non mi ero neppure tolta da Michele che anzi ero ora sdraiata su di lui. Mi chiamava con nomi che non conoscevo mentre Pietro andava dentro e fuori di me. Avanti e indietro ...
    ... facendomi ancora urlare. Qualcuno ha finito di preparare cena e visto che non avevamo acceso il fuoco abbiamo cenato nel camper. Eravamo nudi e sorridenti.
    
    Oggi avevamo preso il sole ed eravamo scottati. Ci siamo spalmati la crema uno con l’altro senza discutere di essere gay o altro. Erano tutti preoccupati per l’indomani in quanto non avevamo nulla da mettere. Saremmo andati in paese con il pick-up, avevano già staccato la cellula del camper e caricato tutto nel cassone, saremo poi andati ad alloggiare in un B&B per una notte lavando noi e tutta la roba con l’acqua calda. Ero contenta. Acqua calda e sapone. Ho pensato che avevo ancora il trolley di mamma con i vestiti che mi aveva messo dentro e solo le scarpe erano bagnate.
    
    La sera abbiamo fatto un gioco che si chiamava kamasutra. Quello che ho chiesto ai ragazzi era di non farlo più dietro. Nel sedere. Perché, hanno chiesto. Perché poi sento male e devo andare al vasino e brucia. Ho visto i loro sguardi tristi e mi dispiaceva. Ho ammesso e glielo detto, che si sentiva incredibile farlo con tutti assieme, ma forse avremmo potuto riprovare un giorno più avanti. Non erano dispiaciuti. Erano tutti felici per quanto brava ero a prendere a cuore i loro bisogni e che anche loro cercavano di prendersi cura dei miei bisogni cercando di farmi stare bene. Mi hanno abbracciata, accarezzata. Baciata ovunque. Abbiamo poi iniziato a giocare a kamasutra. C’erano posizioni bene che mi facevano stare bene, altre che avevamo già fatto e ...
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