1. La femminuccia orale


    Data: 13/04/2021, Categorie: Trans Autore: paolo2011, Fonte: Annunci69

    ... semplicemente distorcendo in un riflesso capovolto del desiderio maschile. Si sta inconsciamente identificando di più con l'uomo che la usa che con la donna che aspira ad essere. Le femminucce sono abbastanza chiare su questo punto: saranno loro le prime a dirvi che è tutto piacere dare piacere. E infatti la femminuccia è raramente interessata a venire durante o anche subito dopo il pompino. Sarebbe un orgasmo personale superfluo di fronte al profondo piacere vicario di servire l’uomo.
    
    Questo spiega in parte l'ossessione delle troiette mangiacazzi per il binomio sesso e fotografie. Anche se la femminuccia crede (non senza un po' di verità) che il punto cruciale sia godersi la vista della propria femminilità ottenuta attraverso il dare un bocchino, è ugualmente (sebbene inconsciamente) vero che esulta nel vedere ciò che vede completando visivamente la sua identificazione con colui che la usa.
    
    E quando la femminuccia mangia la figa della sua Padrona? Il processo è simile: la troia si applica per dare piacere infilando la lingua nel profondo della vagina, stuzzicando e stimolando con il naso il clitoride di chi la sta dominando. È un rapporto lesbico di sottomissione, la troia e la sua maestra, la sottomessa e la donna dominante. La padrona seduce la femminuccia e la rende schiava della dominazione stessa, la rende dipendente del suo cazzo di gomma gigantesco che le apre il culo e la gola. Qui la checca proietta la mascolinità nella donna che la degrada e si sente ancora ...
    ... più femmina e schiava.
    
    Leccare la sborra di un vero uomo che ha scopato la padrona è il sogno di tutte le femminucce; una figa grondante di umori, fradicia di densa sborra e succhi vaginali, con le mani ammanettate dietro la schiena, il plug infilato nella figa anale e il cazzettino chiuso nella gabbietta, sdraiato per terra con una enorme vulva che lo bagna e lo soffoca, con l’ano dilatato della padrona che struscia contro il suo naso senza permetterle di respirare se non gli afrori dell’inculata appena ricevuta. Questa è la realizzazione della femminuccia, il riassunto del suo modo di stare al mondo, la topografia del suo universo.
    
    Ma torniamo alla nostra succhiacazzi, alla modalità con cui si approccia al cazzo dell’uomo per succhiare il membro: sarà bene notare alcune delle principali esperienze fisiche dell’essere usati come una puttana da un uomo. L’inginocchiarsi con una corta gonna e i collant davanti al cavallo dei pantaloni gonfio del nerbo dell'uomo, slacciare i pantaloni e tirare giù la cerniera con le proprie unghie dipinte rende la femminuccia acutamente consapevole degli abiti femminili che indossa, di come sia vestita da troia da marciapiede. Sbottonare una camicetta sopra il reggiseno imbottito o gettare indietro i suoi lunghi capelli, raccoglierli in una coda per non avere ostacoli alla bocca; in quel momento sente e vede cosa farebbe una vera ragazza. Il suo bacio sulla cappella del pene arrapato lascia l'impronta rossa delle sue labbra come farebbe ...