1. Olivia e Master Satisfaction


    Data: 31/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... si stese accanto a lei, il piccolo fallo era scintillante e lui l’avvicinò alle sue labbra. – Leccalo! ‘ Era la prima volta che parlava, Olivia allargò le labbra e lui lo spinse gentilmente dentro, iniziò un vai e vieni, mentre lei usava anche la lingua. Il vibratore iniziò a vibrare e Olivia perse il controllo, non badava più a quello che lui faceva, lo accettava e basta. Lui passò il vibratore sul seno e sui capezzoli facendoli diventare sempre più duri. Olivia aveva capezzoli piccoli e rosa, ma che quando si eccitavano si ingrossavano, si indurivano e si appuntivano. Poi lui scese tra le gambe e si insinuò tra le cosce che per via della legatura erano belle strette. Ma lui trovò comunque lo spazio e forzò. Olivia gorgogliò, poi gemette, poi non si trattenne e spinse in avanti il bacino. Lui per un po’ glielo fece sentire, poi le strizzò un capezzolo e glielo negò. Lei gemette delusa ed esasperata. Di nuovo la trattò come una bambola, rapido ed efficiente. La slegò e la rilegò al mobiletto basso rivestito di cuoio. Ginocchia fissate ai piedi di dietro, polsi fissati a quelli davanti. Olivia era aperta ed offerta. Lui la guardò mentre si spogliava, si levò la camicia, scalciò i mocassini, si levò i pantaloni. Olivia aveva girato la testa verso di lui, ma non vedeva bene. Era un corpo bianco, con muscoli lunghi e tonici, ventre piatto, guardò in mezzo alle gambe, ma vide poco. Poi lui si inginocchiò dietro di lei e lo sentì. Prima la mano che fece una rapida visita ...
    ... constatando che era fradicia e poi quell’affare che era lungo, affusolato e duro. Scivolò dentro di lei riempiendola e Olivia muggì. Lui si mosse dapprima lentamente, poi più veloce, infine divenne una furia. Olivia stava impazzendo. Finalmente, era quello che voleva, un toro che la scopava con violenza, ardore e senza nessun riguardo. Lui le strizzò le tette e la fece mugolare e gemere sia di dolore che di piacere, poi la morse su una spalla. Olivia si inarcò fin dove poteva. Lo voleva e lui glielo stava dando. La fotteva senza remissione e lei iniziò a dire frasi senza senso. ‘ Oh Dio’ cazzo’ finalmente’ sìììì, fottimi così’ – Venne, più volte, non seppe quante. Lui la riempì di sborra e si accasciò su di lei. Anche lei si lasciò andare.
    
    Cenarono in una saletta del piano terra, Olivia intuì che in quei saloni c’era altra gente che cenava o chiacchierava o faceva altro, ma non vide nessuno, lui la condusse per lunghi corridoi fiocamente illuminati a quella saletta con un tavolo rotondo riccamente addobbato dove si accomodò. Venne direttamente la cuoca a prendere le ordinazioni, si chiamava Bianca. Una bionda snella e con un bel seno, palesemente una schiava. Olivia seppe poi che era anche la moglie dell’autista. Il Master ordinò per tutti e due. Olivia era un po’ imbarazzata, lui l’aveva scopata in modo travolgente e lei aveva iniziato a dire un sacco di sciocchezze. Pensò che doveva dire qualcosa e iniziò da lì. Ridendo disse ‘ chi sa cosa hai pensato delle sciocchezze che ho ...
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