1. Melany. La mia Signora e Padrona - Parte II


    Data: 29/03/2021, Categorie: Anale Feticismo Trans Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    La mia Padrona se ne sta in piedi sul tappetino di spugna al centro del bagno, completamente nuda, con le braccia alzate. Io mi affanno attorno a lei applicandole una crema idratante su tutto il corpo. Applico, massaggio fintanto che la pelle abbia assorbito la crema, applico di nuovo su di un’altra zona, massaggio di nuovo, e così via, finchè la sua pelle d’ebano riluce come la seta.
    
    Sto prendendo confidenza col suo corpo, come voleva lei. Ho massaggiato i seni turgidi, le natiche sode fin dentro la spaccatura, la nera proboscide del suo cazzo di Dea senza esitazioni, come se non avessi fatto altro nella vita. Ne è compiaciuta. Accetta queste attenzioni con assoluta naturalezza, come se la cosa le fosse dovuta a priori. Sento di concordare completamente, dalla mia posizione di schiava femminilizzata e sottomessa.
    
    La ho aiutata ad indossare un morbidissimo accappatoio di spugna bianco. Io sono ancora completamente nuda e faccio per raccogliere i miei abiti. Lei mi ferma.
    
    -Lasciali lì e rimani nuda, che voglio esaminarti bene. Seguimi.
    
    La seguo nella sua camera da letto, si siede davanti al grande specchio di una raffinatissima toletta antica e si fa passare un asciugamano morbido sui lunghi capelli, neri e ondulatissimi, che poi lascia ricadere sulle spalle a finire di asciugarsi in maniera naturale, con solo pochi colpi di spazzola a ravviarli all’indietro. Mi dice che preferisce così; quando può evita di usare l’asciugacapelli che, a sentir lei, li rovinerebbe. ...
    ... Metto tutta la delicatezza di cui sono capace, nell’operazione.
    
    -Che numero di scarpe porti?
    
    Mi chiede di punto in bianco.
    
    -Il 42...Signora.
    
    -Bene, aspettami qui.
    
    Esce dalla stanza per ritornare dopo un paio di minuti. In mano ha un paio di sandali nero lucido dalla suola spessa un due-tre centimetri e dal tacco vertiginoso.
    
    -Mettili.
    
    Mi affretto a calzarli. Il tacco deve essere almeno sui 14 cm, notevolmente più alto di quelli che sono abituata a portare. Spero solo di essere capace di camminarci senza fare figuracce.
    
    -Adesso fammi vedere come ci cammini.
    
    Trascorro il successivo paio di minuti a fare avanti e indietro per la stanza, facendo attenzione a porre un piede davanti all’altro senza barcollare troppo. Dopo appena qualche passo incerto ci prendo confidenza e riesco persino ad ancheggiare in maniera sensuale mentre lo faccio. Sembra molto soddisfatta.
    
    -Ora vieni qui vicino e ruota lentamente su te stessa.
    
    Eseguo prontamente, offrendole una panoramica a 360° del mio corpo nudo. Mi scruta con occhio esperto.
    
    -Girati con le spalle verso di me e piegati in avanti ora...di più...ancora un po’... ok, così va bene. Ora divarica bene le gambe.
    
    Il “così va bene” consiste nell’essere piegata praticamente a 90° in avanti, col culo proteso verso di lei, le gambe aperte a compasso per quanto riesco senza perdere l’equilibrio. Mi fa mantenere la posizione per una decina di secondi, al termine dei quali sento la punta delle sue dita percorrermi ...
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