Il padre di Tiziana
Data: 18/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
Mi chiamo Antonella e ho un’amica del cuore che si chiama Tiziana.
Ci conosciamo sin da bambine e abbiamo fatto il percorso scolastico insieme fino all’università. Ovviamente abitavamo e studiavamo assieme e abbiamo sempre diviso le nostre esperienze, comprese lo scambio di ragazzi o farlo in quattro, ognuna col proprio moroso, nell’appartamento che dividevamo.
Ora siamo rientrate nella nostra città per la magistrale e non viviamo più insieme. Ciò significa che siamo forse un po’ meno libere, vivendo ognuna a casa propria (ma i nostri genitori non si impicciano nelle nostre cose), ma ci frequentiamo continuamente sia in facoltà che fuori.
Nello studio siamo due secchione, o forse siamo fortunate perché ci riesce tutto facile e il nostro curriculum è di tutto rispetto. Studiamo alternandoci a casa sua o a casa mia e i miei genitori la considerano quasi un’altra figlia, così suo padre per me (ha perso la madre qualche anno fa).
Il problema è stato proprio questo studiare insieme.
Io e Tiziana non abbiamo mai avuto problemi a parlarci francamente, anche delle cose più scabrose, e così mi ha sorpreso la sua titubanza un pomeriggio che venne a casa mia per la solita sessione di studio. Entrò senza la sua solita gaiezza salutando i miei velocemente e, in camera mia, pareva svogliata, distratta. Mi decisi a chiederle cosa non andasse e lei esitò parecchio prima di dirmelo:
– Antonella”. Il fatto è che dovrei dirti una cosa ma” mi vergogno un ...
... po’ a chiedertela ma”.. tu che ne pensi di mio padre? ‘
Suo padre, Giacomo, è un cinquantenne mantenutosi in buona forma fisica. Simpatico, gigione quando occorreva, sempre allegro e di buona compagnia. Questo fino alla scomparsa della moglie. Da allora è diventato schivo, solitario, anche quando vado a casa loro, se pur mi saluta allegramente, vedo una tristezza profonda nei suoi occhi.
Parlai schiettamente a Tiziana dicendole quanto volevo bene a suo padre e come mi dispiacesse vederlo cambiato, che speravo potesse tornare quello di un tempo trovando magari un’altra compagna per la vita.
– E’ proprio questo il problema Anto, due settimane fa ho sorpreso papà a masturbarsi al computer. Ero rientrata prima del previsto e non sapevo fosse in casa. Si è affrettato a coprirsi e spegnere il computer ma era evidente cosa stesse facendo. Io ho fatto finta di niente, d’altronde povero papà è da quando è andata via la mamma che non ha una donna, capisco i suoi bisogni. ‘
– Ma non potrebbe trovare un’altra? E’ un bell’uomo, non dovrebbe avere difficoltà, o forse teme che tu non l’accetteresti? ‘
– No, no, con papà ho sempre parlato liberamente e gliel’ho anche detto che non avrei avuto problemi se si fosse accompagnato di nuovo. Poverino, non può restare da solo per sempre, però mi disse che non era ancora pronto e poi non abbiamo più ripreso il discorso’. Fino a ieri ‘
– Ieri? ‘
– Sì, ieri, l’ho sorpreso nuovamente a masturbarsi al ...