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Dopo roma... 2: epilogo.
Data: 12/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69
NdA: Sembra pleonastico dirlo, perché dovrebbe implicito nel titolo, ma voglio comunque precisarlo: questa che state per leggere è la parte finale della storia vissuta dall'amico siculo che ha optato per l'anonimato. Chi non l'avesse già fatto, è opportuno che legga "Dopo Roma...". L'amico mi ha anche riferito che prossimamente mi invierà la storia di un'altra coppia, i cui particolari saranno oggetto di un nuovo racconto. ****************************************************** Quando lui le dice quelle parole, mia moglie lo guarda con evidente aria di sfida e gli risponde: "Ognuno di noi ha un suo modo di gustare il piacere: c'è chi ha bisogno di poco e chi di molto". Lui apre una discussione sul modo di provare l'orgasmo e spiega che il vero orgasmo è quello celebrale, cioè quando è totalmente e direttamente coinvolto quell'organo. Dopo un po', guarda a me e dice: "In questo gioco, quello che gode di più è il lui, perché appaga la sua totale sensualità". Mentre parlava, tira verso di sé mia moglie e le dice : "Penso che il nostro comune amico ti abbia messo in guardia sulle mie misure e del caratteraccio che ho mentre scopo"? Mia moglie annuisce con un cenno della testa. Lui, allora, le ordina di mettersi in ginocchio e tirargli fuori il cazzo. Mia moglie obbedisce, e, senza proferire una sola parola, si mette in ginocchio e gli slaccia la cintura; poi sbottona i pantaloni, lui alza un po' il sedere e lei gli sfila insieme, pantaloni e ...
... mutande. Quello che si presenta alla nostra vista è veramente impressionante: un cazzo che, oltre la lunghezza, aveva anche una larghezza di tutto rispetto; era completamente depilato e con un paio di coglioni enormi, sembrava un cavallo. Ancora non era al massimo dell'erezione. Lui nota l'espressione di lei e, preso il cazzo in mano, glielo sbatte sulla faccia e le dice: "Che c'è... hai paura? Hai voluto provare, adesso te lo prendi, anche a costo che, poi, dovrei portarti in ospedale per farti ricucire la figa. Per ora vediamo cosa sai fare con la bocca". A quelle parole fa seguire l'atto di alzarsi le gambe ed aggiunge: "Comincia a leccarmi il culo, poi andrai a salire". Dopo un po' che mia moglie leccava ed era arrivata a mettersi, uno alla volta, i coglioni in bocca, sale verso la cappella e, con non poco sforzo, se l'infila in bocca. Lui gli mette una mano dietro la nuca e le spinge la testa in giù, poi si accorge che lei stava quasi soffocando e le dice: "Calma, non lasciarti prendere dal panico; respira col naso, ma non far uscire la minchia dalla bocca". Le narici di mia moglie diventarono simili a due trombe; lui prosegue ad esortarla alla tranquillità ed aggiunge: "Lo vedi che, se non ti fai prendere dal panico, riesci a respirare e a "sucare la minchia? Adesso muovi la lingua e lecca il filetto" poi, estratta un po' la cappella, le ordina di infilare la punta della lingua nel buco. Quindi si volta verso di me e mi dice: "Cornutone, ...