Le ossessioni
Data: 06/03/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti
... altre volte Bianca sarebbe stata punita: ma si ritiene che ciò sia accaduto in tutto, per più di venti o addirittura trenta volte; e che forse stia accadendo ancora oggi, quando Bianca è giunta oramai alla soglia dei suoi ventinove anni. Rigorosamente per mano della madre con cui ella vive; come se ella mai, fosse cresciuta nell’età adulta.
Avevano creduto di poterla recuperare. Educare e disciplinare, finché avesse avuto un seppur minimo, senso farlo: ma la situazione non faceva null’altro che peggiorare, trascinandola lungo un declivio scosceso. Ogni volta che Bianca le prendeva, diveniva sempre più scellerata e confusa, compiendo gesti scriteriati spesso incomprensibili.
La signora Houllier con il suo compagno, avevano anche provato ad aumentare la dose, oltre ogni limite: ritenendo che il dolore potesse rivelarsi un buon antidoto per la figliola; osservando infatti come l’umiliazione di per sè, non causasse apparentemente alla scellerata ragazzina alcun effetto.
Averla esposta, dopo il castigo, davanti agli occhi della sorella e del suo odiatissimo compagno di liceo, l’aveva resa persino peggiore: arrogante e sfacciata, in modo urticante.
Sfigurarle il didietro con la cintura, senza risparmiarle neppure le cosce, le aveva causato diversi giorni di lividi, e tantissime ore di pianto disperato; ma la sciagurata n’era emersa ancor più annebbiata e distratta, incapace di cambiare atteggiamento; perennemente impunita.
Con la maggiore età, era giunto anche il ...
... tempo dello psicologo e di altre soluzioni per lei; anche se l’unico rimedio serio, parevano essere proprio le sculacciate: ben iterate lungo il calendario, a tratti anche attese e forse, persino desiderate.
Sapeva forse quella sciagurata ragazzina, di meritarsele e di averne profondamente bisogno?
A differenza di sua sorella Hélène, era tuttavia piuttosto probabile, che quei trattamenti non le piacessero affatto.
Riguardo a quest’ultima invece, il destino aveva voluto fare di lei, l’osservatrice muta e non certo indifferente di quei momenti; la sorella maggiore non riusciva ad assistere allo spettacolo ripetuto delle botte, senza cadere in modo altrettanto sciagurato, dentro alle proprie ossessioni.
Avrebbe forse voluto esserci lei, al suo posto? Nemmeno a sé stessa avrebbe mai potuto confessarlo: ma dinanzi al frastuono e alla vista di quel ripetuto impiastro, la sorellastra Hélène riviveva sempre in prima persona la propria triste vicenda: sentiva il fragore della mano o della cintura di Benoît, ed il proprio corpo scuotersi di continuo; come se fosse anch’esso, oggetto delle percosse, in modo assurdo.
Non le piaceva vedere sua sorella ridotta in quel modo; spesso lasciata andare con conseguenze tali, da restarle addosso per intere settimane: una volta anche in vacanza, sotto il costume da bagno.
Pena, invidia, gelosia, rabbia; tutto si risolveva allo stesso modo in quella casa: da un lato, le urla ed il frastuono ininterrotto dei colpi; dall’altro, Hélène ...