La mia prima esperienza lesbo con la mia migliore amica
Data: 05/03/2021,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... erano solo racconti che ci piaceva esagerare, perché aveva ancora mai avuto alcuna esperienza sessuale. Quando ci siamo messe a letto eravamo troppo eccitate per dormire e, dopo aver spento la luce e la madre uscita dalla camera, Claudia si è girata verso di me e mi ha chiesto “Stai dormendo?” “No, non riesco a prendere sonno. Sto pensando ancora alle storie del libro e mi sento un po’ eccitata” ho risposto senza dire quali fossero le sensazioni e le voglie. A letto indossavo una canotta con dei fiori i cui contorni erano rimarcati da delle cuciture in corrispondenza delle mie tette già formate e ma come ogni notte non indossavo il reggiseno non ritenendolo necessario. Dalla finestra entrava un po’ di luce dalla strada e Claudia si è girata verso di me, dalla sua posizione l’ho vista fissarmi senza distogliere mai lo sguardo dal mio, penso volesse vedere ogni mia reazione anche minima. Ad un tratto senza dire niente ha delineato nell’aria con un dito il contorno della fighettina. Sebbene fossi ancora piccola, avevo già un seno ben definito e sodo, quello di Claudia era ancora non completamente sviluppato, ma si notavano le punte dei capezzoli, le forme erano decisamente aveva delle forme meno prosperose delle mie seppure ben delineate. Nel buio ho visto qualcosa muoversi ed ho pensato fosse lei che metteva fuori dalle lenzuola una gamba, invece era un braccio che ha allungato ed a me è venuto di fare altrettanto ma non ho capito il suo messaggio e mi ha toccato una mammella ...
... timidamente. Entrambe non eravamo mai state toccate da nessuno prima di quel momento e non sapevo bene quale reazione si aspettasse da parte mia. Il suo tocco, timido ma deciso, ha scatenato immediatamente una reazione nel mio corpo. Nel giro di pochi secondi i miei capezzoli si sono molto induriti ed ergersi dall’ areola al punto da diventare ben visibili sotto la canottiera da notte. Per poter toccare la sua mano ho spostato il lenzuolo restando con metà del corpo scoperto. La luce era spenta, ma con fare molto lento Claudia ha sollevato di poco la serranda affinché entrasse un po’ più di luce dalla strada, è stato grazie a quel fascio di luce che lei ha potuto notare i miei capezzoli ben turgidi che sembravano due sassolini messi sotto il tessuto della canottiera. Lei ha capito che erano i miei capezzoli e non altro, allora ha spostato il suo tocco verso di loro compiendo con i polpastrelli dei movimenti per lo più circolari intorno ad essi generando in me dei brividi di piacere, seguiti da una strana sensazione in corrispondenza del basso ventre. Lei ha continuato nella sua azione per un po’ finché ad un certo punto ho socchiuso gli occhi per godermi meglio quelle sensazioni. È stato allora che ho avvertito le sue labbra sulle mie. Non avevo mai baciato nessuno prima di allora, né ragazzi, né ragazze, mentre lei aveva avuto qualche esperienza in più di me ma solo per qualche bacio molto casto e semplice, più che altro dato per imparare a baciare. Il gesto di Claudia mi ha ...