Sulla panchina
Data: 27/02/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Masturbazione
Autore: evilmind88, Fonte: xHamster
... comunque passare vicino alla nostra panchina. Ma il fato volle davvero farci un bel regalo quel giorno! O i nostri sensi erano davvero sfasati dall'eccitazione o davvero per quella scarsa mezz'oretta fummo soli, senza che nessuno potesse guardarci. Mi feci forza e ti toccai in mezzo alle gambe, nonostante avessi anche tu i jeans gli umori si avvertivano già esternamente, il solo contatto con la parte interna dell'inguine fu umido, ero eccitatissimo e volevo solamente toccarti la figa per vedere quanto fosse bagnata. Finalmente ti facesti coraggio anche tu e mi iniziasti a toccare il cazzo da sopra i jeans, disegnandone la forma con la mano quasi come se volessi misurarne la dimensione. Ti sbottonai i jeans quel tanto che bastava per poterti far alzare un attimo e sfilarteli un po'. Il contatto del tuo culetto con il ferro freddo della panchina ti fece un attimino sussultare e sorridere al tempo stesso, io oramai ero in trance, desideravo solamente mettere la mano all'interno del tuo corpo. Ti trastullai un po' la figa da sopra alla mutandina nera, un semplicissimo e banale slip nero senza alcun ricamo o fantasia che in quel momento mi sembrava più provocante di qualsiasi autoreggente o guepiere. Eri così umida che mi sembrava di infilare due dita nell'acqua, le mutandine erano impregnatissime ed io desideravo solo scostarle per poter finalmente infilare le mie dita nella tua figa. Tu di mettermi il cazzo fuori non volevi proprio saperne, non riuscivi ancora a vincere la tua ...
... paura, ed io allora continuai per la mia strada, ansioso di raggiungere il mio obiettivo che finalmente mi fu svelato allorché apristi le cosce quel tanto che bastava per farmi intravedere una fessurina rosa, bollente e pulsante, ricoperta da un ciuffetto di peli biondi un po' buffi per la loro forma ma tremendamente eccitanti. Ti infilai un dito dentro, la strada era spianata, eri allagata, potevo andare con due tranquillamente. Il movimento delle mie dita ti fece perdere completamente il controllo, al punto da spalancare le gambe senza curarti neanche del rischio che stavamo correndo. Fu questo tuo gesto a farmi coraggio, ti presi la mano e te la misi convinto sul mio pacco, volevo che lo prendessi in mano, dovevi farmi una sega in quel momento, l'erezione contenuta dal jeans iniziava a farmi male, il tessuto era duro, avevo come la sensazione che qualcuno mi avesse messo un peso proprio sul cazzo. Mi abbassai i jeans esattamente come avevo fatto con te poco prima e misi fuoriil cazzo dal boxer bianco, adesso era tutto tuo e dovevi solamente giocarci. Il mio movimento nel tuo corpo riprese dopo poco e bastò qualche altro istante per sentirti gemere, le gote ti si arrossarono neanche ci avesse scoperto tuo padre e nascondesti il tuo volto dietro la mia spalla quasi come se ti vergognassi di quello che era appena accaduto. Ti avevo fatto godere, ci ero riuscito solo con le dita, solo con due dita dentro per qualche minuto e massaggiandoti delicatamente la clitoride. Questa ...