1. L’occasione fa l’uomo ladro


    Data: 24/02/2021, Categorie: Etero Tradimenti Autore: Il Fusto, Fonte: RaccontiMilu

    ... passo. Tornai indietro e bussai piano con un dito sul vetro del portone. Pensai che fosse già salita in ascensore, invece sbucò dall’androne, sorrise e mi venne ad aprire. “Ma che fai?” mi chiese. La bacia senza dire nulla, fu un bel bacio, molto forte, in cui si scaricava tutta la tensione della serata passata a stuzzicarci. Mi staccai e lei subito dopo mi ribaciò.Fu come un vortice velocissimo, ci spostammo sotto la tromba delle scale continuando le nostre effusioni. Diventammo sempre più audaci, toccandoci tutte le zone dei nostri corpi che tanto avevamo desiderato. Le tirai su la gonne e le abbassai le mutande. Era bagnatissima, su facilissimo penetrarla con le dita e giocare con il suo clitoride. Gemette a bassa voce, cercando di baciarmi. Dopo qualche minuto fu lei a prendere in mano la situazione, si abbassò e mi sbottonò i pantaloni. Appena il mio membro usci dalle mutande me lo prese in mano facendomi una lenta sega. Mi guardò con aria soddisfatta, avrebbe potuto farmi venire solo con gli occhi.“Da quanto lo desideravi?” mi chiese.“Da troppo tempo” le risposi.Sorrise. Tenendo gli occhi fissi sui miei iniziò ad aprire la bocca e fece entrare solo la punta del mio membro. Era fantastico, mi aveva in pugno. Fu uno dei pompini più belli della mia ...
    ... vita. Ma volevo di più.La feci alzare e la voltai di spalle con la faccia contro il muro, sii appoggiò ad esso con le mani. Le alzai la gonna e mi inginocchia per leccarle la sua fessura. Gemette appena la mia lingua arrivò alle piccole labbra, le gambe le tremavano. Mi alzai in piedi, con il membro durissimo in mano. Lei si voltò e mi fece solo di con la testa. La penetrai lentamente, centimetro dopo centimetro, fino in fondo. Poi inizia ad aumentare il ritmo, sempre di più. Nell’androne si sentivano solo i nostri bassi ventri che impattavano e i gemiti sommessi di Lara. Le misi una mano sulla bocca e mentre veniva mi morse il dito medio quasi da farmi male. Fu un orgasmo forte, sentii i suoi umori sul mio pene e sul mio pube.Arrivai al limite e lei lo capì.”Ti prego, vienimi dentro…” mi disse, ancora goduriosa dell’orgasmo appena consumato. Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Sentii il mio pene estendersi completamente ed eiaculare.Fu molto imnteso, i muscolisi contrassero fino a quasi farmi male. Poi sentii la testa leggera, fu una sensazione magnifica. Mi accovaccia su di lei baciandole la schiena con il membro ancora dentro.Ci vollero cinque minuti buoni per riprenderci. Ci salutammo con un bacio. La guardai salire in ascensore e me ne andai. 
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