Dolce e perversa
Data: 24/02/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... desiderio di sentirsi in loro potere purchè non le negassero il piacere. “Si abbiamo qualcosa che fa per lei, cara. Mi pare siano nel secondo cassetto in basso della scrivania. Vorresti prenderle per cortesia?” “Subito, mio caro. Approvo la tua scelta.” Nel frattempo Giulio liberò la mano sinistra di Michela dalla seta che ancora la intrappolava, per la prima volta dopo un’ ora era completamente libera, anche se le sembravano passati secoli. Lei si liberò rapidamente della camicetta e si sfilò la gonna rimanendo solo con le sue mutandine abbassate sulle cosce in una posa da studentessa di prima liceo ai primi approcci con le proprie fantasie erotiche. Silvia tornò facendo schioccare accortamente i tacchi, e le si presentò davanti con un lungo fascio di cordicelle che pareva senza fine. “Con queste non scapperai da nessuna parte, cara.”. le disse con quel suo mezzo sorriso irridente. Lei la guardò stupendosi della sua stessa reazione giustificata solo dalla sua sempre più viva eccitazione:”Hmmm….lègami pure si, è solo in questo modo che potrai impedire che io partecipi ai tuoi giochi amorosi. Sono certa che tuo marito non disdegnerebbe, Silvia.” “Bene cara, credo allora sia la cosa migliore da fare!”, le disse con tono secco e stizzito. Passò una delle due cordicelle a Giulio e si misero accanto alla poltroncina di Michela, lei di spalle e lui di fianco. Vide la corda tesa tra le dita di Silvia scendere dinanzi al suo viso ed appoggiarsi sui suoi seni mentre Giulio la passava ...
... sulle sue cosce e sotto la poltroncina. Lei allargò ancor più le gambe per garantirsi un movimento più agevole attorno al suo sesso. Al secondo giro di corda di Silvia sentì una forte compressione sui seni che le fece rizzare ed indurire i capezzoli già in fibrillazione. Quella gentil dama stava stringendo con energia e il suo viso colorito segnalava che ne stava provando piacere: “Scusa se non ti ho legata sull’ addome cara, sai temevo che avresti avuto problemi di pancino.” “Mmmm…..sei una carogna sai….e mi piace da morire”, le replicò titillandosi subito un capezzolo mentre la bionda finiva di legarla assicurando le corde dietro lo schienale della poltrona. Silvia non resistette all’ eccitazione indottale dalle sue parole e le prese l’ altro capezzolo stringendolo e torcendolo tra le dita per qualche secondo, non mollando la presa prima che Michela ebbe lanciato un acuto urletto liberatorio. Ora era impacchettata per bene, era la prima volta che provava quelle strane sensazioni ma le trovava estremamente piacevoli, specie quella morbida stretta sulle sue tette le piaceva, e il fatto di avere le mani libere le consentiva di assaporarne appieno gli effetti. I due avvocati nuovamente eccitati ricominciarono le loro moine fatte di toccamenti e sospiri davanti a lei, ella li guardava compiaciuta delle conseguenze tattili che aveva su di lei quell’ esibizione. “Caro andiamo sulla scrivania….”, disse Silvia a bassa voce ma non abbastanza per non farsi udire da Michela. “Uhmm ok ...