Dolce e perversa
Data: 24/02/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Hardcore,
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... lungo, poco più di 5 minuti e arrivò un altro orgasmo, anche stavolta quasi simultaneo.Io e Gianni eravamo entrambi senza fiato, Alessia si sollevò il bordo del vestito, infilò le mani dentro le sue mutandine e cominciò a masturbarsi. Gianni andò a prendere una bottiglia di Whisky e ne versò due bicchieri, uno per me e uno per lui.Nel frattempo anche mia moglie aveva cominciato a masturbarsi, eravamo tutti in un delirio erotico mai vissuto prima. Io e Gianni continuammo a bere, osservando le nostre donne che si masturbavamo, ormai eravamo fradici. Ad un tratto Gianni si alzò in piedi e disse: “Ormai dobbiamo farlo, dobbiamo andare fino in fondo”, “in fondo a cosa? Cosa intendi dire?”, dissi io. “In fondo a questa storia, dobbiamo bere l'intero calice, non possiamo più tornare indietro e non voglio più fermarmi. Voglio che mia moglie viva la sua esperienza, lei ha già deciso, anche se non lo ha ancora detto e anch'io ho deciso. Tanto vale arrivare dove vogliamo arrivare tutti”. Intervenni dicendo a Gianni che era ubriaco e non capiva quello che diceva. “Non sono ubriaco – rispose – non abbastanza da non capire lo sguardo negli occhi di mia moglie e di tua moglie, che non si sono mai sentite così sexy, così donne, così vogliose di trasgredire come adesso, e non sono ubriaco abbastanza da non aver visto lo sguardo sconvolto ed eccitato che avevi quando quel nero accarezzava la schiena di tua moglie. Avresti dovuto vederti, Luca, se ti fossi visto in uno specchio, non ...
... penseresti che io sono ubriaco”. Ci guardammo tutti negli occhi, uomini e donne, Gianni aveva ragione, aveva dannatamente ragione. Alessia si alzò in piedi e baciò appassionatamente suo marito, che le disse “Voglio che tu lo faccia”. Laura si avvicinò a me, mi guardava con un sorriso dolce e le dissi “Anche io voglio che tu lo faccia, ma solo se siamo sicuri che la cosa non abbia conseguenze.” “Non le avrà, ti amo ancora di più, amore mio.”Andammo a dormire, l'indomani mattina a colazione pianificammo tutta la faccenda, le ragazze sarebbero andate al mare, cercando di farsi notare dai due ragazzi della sera prima, e li avrebbero invitati a passare nel primo pomeriggio. Io e Gianni saremmo usciti dal villaggio subito dopo pranzo e ci saremmo appostati sul promontorio, muniti di binocoli, nell'unico punto in cui era visibile il terrazzo sul retro del bungalow, luogo che era nascosto alla vista di qualunque altra parte del villaggio, e quindi ideale per il nostro scopo.Avremmo visto tutto molto bene, ed eravamo pronti ad intervenire se qualcosa fosse andata male. Come previsto le ragazze in spiaggia, essendo da sole, vennero avvicinate dai due della sera prima. Fu Laura a lanciare l'amo “pomeriggio siamo da sole al bungalow 24, perché non venite dopo le 16,00 a farci compagnia?” Ovviamente i ragazzi (Paolo, romano, e Pierre, figlio di genitori senegalesi, ma nato e vissuto in Italia) non si fecero pregare. E si salutarono con un bacio sulla guancia.Pranzammo tranquillamente, parlando di ...