Sul treno
Data: 16/02/2021,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Tabù
Autore: exhibiaita, Fonte: xHamster
... che mi era salita violentemente per essere stata quasi beccata.
Feci cenno a Marcello di tacere e gli sollevai la tuta per liberare nuovamente l'asta rimasta rigida nonostante la sorpresa. Non voleva, o così almeno sembravano volermi dire i suoi occhi stralunati. Gli avrei fatto cambiare idea, lo sapevo già in quel preciso momento.
Mi voltai di nuovo e questa volta i miei occhi incontrarono quelli dell'uomo elegante. Non sapevo perché, ma quello era il momento perfetto per fargli capire cosa stessi facendo.
"Non ci vede", dissi al mio ragszzo scostando ancora i capelli, e poi andai giù a continuare quello che avevo lasciato in sospeso. Il dubbio che l'uomo avesse capito il perché del mio sparire mi accese scaldandomi più di quanto avessi immaginato. Baciavo e leccavo, assaporavo e succhiavo e nel mentre lanciavo lo sguardo a Marcello, troppo teso ed impaurito per potersi girare a controllare l'uomo, "forse non voleva attirare troppo l'attenzione", pensai, oppure mi stavo occupando di lui talmente bene che se ne era dimenticato. Di certo non me ne ero dimenticata io che lavoravo di bocca sul mio uomo mentre immaginavo di essere spiata dall'altro. Portai una mano fin dentro i leggins riuscendo a trovare a fatica la strada per la mia umidità e, appena la trovai, ne fui estasiata talmente tanto da lasciarmi scappare un gemito strozzato dalla carne che mi riempiva la bocca. Andai avanti con la mente aperta e gli occhi chiusi fin quando i muscoli della mia bocca non ...
... recepirono l'eccitazione di Marcello pulsare più forte.
Sentii uno sbuffo del suo alito e l'indurimento delle sue cosce che accompagnai mugolando nella speranza che l'estraneo se ne accorgesse, quel pensiero mi smosse dentro ancora di più mentre un rivolo umido mi scivolava sulle dita che continuavano decise a grattare sotto gli indumenti. Marcello ebbe un altro dei suoi spasmi silenziosi quando con le labbra arrivai a sfiorargli i testicoli ingoiando più cazzo di quanto avessi mai fatto prima, poi esplose tendendosi all'estremo.
Non avevo mai amato il sapore dello sperma, ma quella volta non mi importava. Non mi sarei sottratta, non avrei girato la testa per sputare e non avrei fatto la faccia schifata, quella volta proprio no. La bocca mi si riempì di bollore agrodolce, respirando col naso come un toro prima della carica inghiottì quasi senza rendermene conto quello che Marcello aveva prodotto salendo nel contempo verso la punta e succhiando.
Non avevo fatto in tempo ad alzare la testa che già Marcello si dimenava nel tentativo scombussolato di rivestirsi per bene noncurante delle gocce che ancora colavano dal suo buchino pulsante.
Guardai dietro? Sì, appena ebbi l'occasione lo trovai con lo sguardo e capi che l'uomo aveva capito tutto grazie al suo sorriso divertito e malizioso. Con la mano ancora dentro ai leggins lo immaginai seduto accanto ai nostri posti, a guardarci, a desiderarmi, a toccarsi...
Il bisogno salì, la calura anche, guardai Marcello e quando lui ...