1. Schiava


    Data: 14/02/2021, Categorie: Trans Autore: silvano1151, Fonte: xHamster

    Schiava
    
    < Svegliati lurido cesso > Lo schiaffo che accompagnò queste parole mi svegliò del tutto. Mi alzai, tutta intorpidita , dal tappeto steso a fianco del letto della mia padrona < Forza, sai cosa fare poi preparami la colazione > Lentamente scostai il lenzuolo che copriva la mia padrona e come ormai facevo da diversi giorni non mi stancai di ammirare il suo corpo magnifico: i suoi occhi il suo seno e … il suo incredibile cazzo di ben 25 cm. Sì perché la mia padrona, della quale ero schiava volontaria e felice, era un trans Gli presi il cazzo in mano, lo masturbavo lentamente, mentre lo leccavo golosamente. Quando dopo poco fu completamente ritto, mi girai allargando le natiche. Eva, la mia padrona, mi sputò sul culo,ormai aperto , introdusse quel suo meraviglioso bastone tutto dentro, poi mi riempì di una pisciata incredibile. < Vai a preparare la colazione e non perdere per terra una goccia della mia pioggia dorata perché la dovresti leccare > Andai subito in bagno, mi svuotai, poi incominciai a prepararle la colazione. Guardando l’ora vidi che erano le dieci del mattino. Ero ancora mezza addormentata perché ero andata a dormire alle quattro del mattino. La mia padrona, richiestissima, aveva lavorato fino alle due della notte. Io poi avevo dovuto pulire tutto, soprattutto la stanza della tortura. La mia padrona era non solo una trans ma anche una mistress , una dominatrice Tutto era cominciato dieci giorni prima. Vedova da tre anni,piuttosto piacente, in pensione ...
    ... abbastanza giovane, avevo voglia di un uomo ma uno a pagamento, ma poi leggendo i vari annunci vidi l’inserzione di Eva, una trans. Dopo averla contattata mi presentai alla sua porta la mattina alle undici e quando mi aprì, ne rimasi letteralmente folgorata. Alta, nuda, un viso stupendo, Il suo cazzo già in tiro mi eccitò in maniera incredibile, le sue tette erano una meraviglia della natura. Mi offrì un caffè, parlando come vecchi amici. Concordammo il prezzo e le prestazioni, quindi mi spogliai e tutto ebbe inizio. Da moglie sarei potuta essere proclamata regina dei pompini ed io cercai di applicare a quel meraviglioso cazzo tutto quello che avevo imparato in quei lunghi anni di matrimonio.. Mi misi in ginocchio davanti a lei. carezzai, emozionata le palle , avvicinai il cazzo alla bocca e lo strusciai sulle labbra. La mia lingua penetrò nel buchino della sua cappella, la leccai piano piano. Le mie labbra stringevano la punta del cazzo: ne sentivo le contrazioni, lo infilai lentamente in bocca, era lungo come detto, anche largo, ma entrava bene nella mia bocca. Lo masturbavo con le mani e con la bocca. La mia lingua lo percorreva tutto. Eva era eccitata veramente. Ansimava, per due tre volte mi bloccò, poi con un sospiro mi sborrò in bocca. Non finiva mai. Bramosa cercavo di inghiottirla tutta, ma era un’impresa ardua. Quella che mi era colata fuori e in parte schizzata sul volto, fu raccolta dalle sue dita che io succhiavo in maniera libidinosa. < Brava veramente. Non mi era ...
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