1. Venduta come una puttana ai rumeni ( prima dei cessi )


    Data: 13/02/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69

    ... necessari. Uno dice che hai delle belle tette, gli piacerebbe metterci il cazzo nel mezzo. Ti vuole venire sulle tette. L'altro invece, ha detto che hai una bocca da pompini e vuole venirti lì. -
    
    - Cazzo amore, ma cosa è sta stronzata? Ti è andato in pappa il cervello? Non scherzare: mica vorrai davvero farmi scopare da questi due sventurati, qui sulla metro? -
    
    Ero sconcertata, non comprendevo dove volesse arrivare e se si trattasse di uno scherzo.
    
    - No tesoro, non qui sul vagone. Per questo proseguiamo fino a Pero. Li è più comodo, ci sono i cessi nella stazione. Hanno pagato trenta euro per uno
    
    Mi guardò divertito, gli occhi sfrontati di un giovane demonio: ero sconvolta.
    
    - Ma che bella pensata, complimenti! E cosa ti fa credere che io sia d'accordo? Inoltre, a parte lo scoparmi, cosa significa la storia delle trenta euro ? –
    
    - Alzò gli occhi al cielo, cercando pazientemente le parole.
    
    - Perché gli ho spiegato che sei molto troia, che ti piace il cazzo, che non hai problemi a farti scopare da tutti e due, ma che non fai pompini o la dai "a gratis". –
    
    - Merda! Ma sei matto? Mi hai venduta per trentamila lire? -
    
    - Intanto non sono trenta ma sessanta, poi lo sappiamo tutti e due che ti piace il cazzo e l'occasione di prenderne due insieme, facendoti anche pagare, ti attizza troppo. -
    
    - Sei uno stronzo bastardo! Io da quelli non mi faccio toccare, non sperarci. -
    
    - Davvero non ti va che ti riempiano la fighetta insieme puttanella ? -
    
    - ...
    ... Certo che non mi va, scordatelo! -
    
    - Sicura che non ti stuzzica? Guarda che a occhio mi sembrano anche ben dotati, mica capita tutti i giorni un'occasione così. -
    
    Esibiva una assoluta faccia di bronzo. Ero veramente tentata di schiaffeggiarlo in malo modo.
    
    - Vabbè non ti va, però di questo cosa mi dici troietta ? -
    
    Mi aveva infilato la mano tra le cosce, le dita insinuate fra le labbra della fica, le mosse appena e un fiotto caldo gliele intinse.
    
    - Sbaglio o la tua fighetta la pensa in modo diverso? -
    
    Aveva un sorriso beffardo, mostrava tutto il divertimento che quella situazione gli procurava. Però lo stronzo aveva ragione: dentro ero ancora in fiamme, ero stata troppo sollecitata, sarebbe bastato un nulla a farmi partire l'orgasmo.
    
    Mi fissò negli occhi e vi lesse chiaramente l'incertezza di sottrarmi a quella sorta di mercimonio. Mi conosceva troppo a fondo: leggeva i miei pensieri.
    
    - Troietta, non voglio chiederti nulla che tu non abbia voglia di fare. Questa cosa è un gioco tra di noi, loro sono balocchi da usare per il nostro piacere. Credimi è solo questo: stiamo giocando. -
    
    Non risposi, avevo il broncio e l'aria offesa.
    
    - Dai puutanella, proviamo! Se vedi che non ti va o si comportano male, li mandiamo a fare in culo e ce ne andiamo. Mica dobbiamo sposarli, giusto? -
    
    In effetti, messa così la cosa aveva un suo senso. Era vero che se qualcosa non mi fosse andata a genio, si stoppata tutto e li mandavamo a stendere
    
    Lui intuì che mi stavo ...
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