Marci frequenta la crema della città 1
Data: 06/05/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Racconti Erotici,
Lesbo
Autore: Elimo, Fonte: RaccontiMilu
... impressionato…e vidi un bagliore di eccitazione nei suoi occhi. Anch’io fui sorpresa da tanta ostentazione, capii comunque che i tre amici si conoscevano bene e non potevo dire di no. Assaggiammo quindi deliziati quello che ci sembrò un nettare degli dei e non potemmo che ringraziare la coppia.
In effetti già dopo poco cominciammo a ridere tantissimo e ci divertimmo molto, fino ad esagerare un po’ nei comportamenti. Xenia, questo il nome della donna, si rivelò molto espansiva e molto allegra tanto che con l’accordo di tutti noi, prese di mira il bel cameriere e sperimentò il suo fascino su di lui, divertendosi a provocarlo: prima con lo sguardo e i sorrisetti maliziosi, poi con qualche frase a doppio senso, infine offrendogli una vista dall’alto e ravvicinata delle tette seminude e delle cosce esposte fino all’inguine. Non volli imitarla perché mi sembrava già esagerato quello che lei stava facendo, anche un po’ volgare direi, ma mi divertii un sacco a guardare il ragazzo che sudava e qualche volta tremava davanti a quell’esposizione di carne soda, liscia e profumata. Certo gli sarebbe piaciuto metterci sopra le zampe, ma il dovere e la serietà prima di ...
... tutto. Nondimeno potei notare turbandomi, come il suo pacco in posizione decisamente anomala, fosse completamente in tiro, merito della bellezza femminile e della sua giovane età.
L’allegria nel gruppo era trascinante e i nostri freni inibitori stavano cedendo: ci ingozzammo persino col dessert e chiedemmo ancora dello champagne, di cui alla fine bevemmo tre bottiglie.
Non potei non notare comunque come tutti gli sguardi vogliosi della compagnia, fossero tutti e sempre posati su di me: sia gli sguardi provocanti di Nino che aveva cominciato a carezzarmi in modo plateale fin sotto il bordo del vestito, eccitandomi non poco, sia gli sguardi di Pino che sembrava sbranarmi con gli occhi, e persino Xenia, aveva gesti sempre più fisici di complicità, con complimenti sul mio corpo, abbracci, affettuosità e un parlare fitto e confidente, con note stuzzicanti e piene di provocazione, se non di vera e propria sfrontatezza… Con il passare delle ore e l’aumentare dell’allegria, tutte queste attenzioni non mi mettevano più paura, ma anzi riconobbi quanto in effetti mi piacesse stare al centro dell’attenzione di questo gruppo, avvolta nella sua leggerezza e complicità.