1. Linda la nerd – Capitolo 4


    Data: 03/02/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... violenti per diversi secondi, poi sembrò svuotarsi di ogni forza e svenire, respirando profondamente e rumorosamente, sebbene un paio di volte, nei secondi successivi, qualche muscolo si mosse convulsamente, come dotato di una nervosa volontà propria.
    
    Il ragazzo era soddisfatto, leccando un paio di gocce di acqua di luna che gli era finita su un braccio contemplando la sua ragazza vittima di uno dei suoi migliori orgasmi. Insegnare a squirtare era stato un procedimento semplice, con Tania, e lei, quando lo aveva sentito nominare, una notte dopo aver fatto sesso, l’aveva vista saltare in piedi sul letto, eccitata all’idea. C’erano volute un paio di settimane prima che riuscisse a farlo alla perfezione, ma da allora non aveva più potuto farne a meno almeno un paio di volte alla settimana. In realtà, si chiedeva spesso se a goderne maggiormente fosse Tania con il suo orgasmo spruzzato o lui stesso per l’appagamento di darglielo.
    
    Si volse verso Tania, che fissava il corpo di Tania, bagnato e disfatto, sudato e accaldato, le mani sulla bocca, che doveva essere spalancata quanto gli occhi. Sembrava terrorizzata e al tempo stesso deliziata da quanto aveva appena visto succedere alla ragazza che l’aveva adescata un paio di ore prima.
    
    – Interessata? – le domandò, divertito.
    
    Lei mosse solo gli occhi, fissando Tommaso.
    
    “Non vorrò mai un orgasmo simile!”, gridavano.
    
    “Torturami come lei!”, lo imploravano.
    
    ***
    
    Erano sdraiati sul letto, Tommaso al centro del trio. ...
    ... Tania appoggiava la testa sul suo petto, il seno contro il suo fianco, sonnecchiava soddisfatta dopo l’orgasmo; una mano gli accarezzava pigramente le palle e la base del cazzo. Linda era dall’altra, discostata dal corpo del ragazzo di qualche centimetro. Era silenziosa e un po’ imbarazzata. Teneva le braccia strette a sé.
    
    Lui si voltò verso la biondina, infilandole un braccio sotto la schiena e stringendola. – Cosa c’è che non va, bimba?
    
    Linda accennò un sorriso, ma non illuminò a sufficienza l’ombra di tristezza che aveva oscurato il suo viso. – Niente, sto bene.
    
    Tania, che al pari di un gatto sembrava dormire ma aveva in realtà tutto sotto controllo, aprì un occhio, guardandola, poi disse: – Scommetto che è perché non l’hai scopata.
    
    Linda sussultò. Era vero: se all’inizio aveva avuto l’istinto di non fidarsi di loro due, quando l’avevano portata nella loro camera da letto, dopo un po’ aveva iniziato ad apprezzare quella sessione di sesso, e quell’orgasmo dato con la lingua e le dita era stato meraviglioso… Ma lei aveva voglia, aveva fame di cazzo. Lo voleva dentro di lei, ardeva dal desiderio di avere Tommaso sopra di lei che la fotteva con il suo cazzo nella sua fica, spingendo, la sua cappella che le apriva le pareti dell’utero… Diavolo, quanto ne aveva bisogno: le girava perfino la testa a pensarci. E sì che aveva un cazzo proprio a trenta centimetri da lei: le sarebbe bastato allungare una mano e prenderlo, inginocchiarsi sopra il bacino del suo fantastico ...