La mia collega
Data: 01/02/2021,
Categorie:
Anale
Maturo
Autore: BirraGui, Fonte: xHamster
Quando cambiai ufficio incontrai, come è ovvio, nuovi colleghi.
Tra questi vi erano, e vi sono, un paio di donne interessanti, di cui una in particolare stuzzica e solletica la mia fantasia.
Sara, questo il suo nome, è una donna di 44 anni con un fisico asciutto e formoso al punto giusto nonostante la sua età e due gravidanze.
Entrammo subito in confidenza ed era facile parlare con lei di qualsiasi argomento: dalla politica al sesso.
Frequenti erano e sono i miei apprezzamenti su di lei e frequenti sono le battute maliziose che ci scambiamo.
Dopo i primi tempi iniziai ad osservarla con occhi diversi e a non guardarla come un collega ma come una femmina bella e arrapante che mi sarebbe piaciuto scoparmi.
Una volta, vedendola arrivare in ufficio con un paio di jeans stretti e una magliettina che davano risalto alle sue belle forme e che la rendevano una bella trentenne più che una quarantenne non resistetti al bisogno di chudermi in bagno e spararmi un bel segone. Quella volta sborrai di brutto.
Da quel giorno in poi mi venne il chiodo fisso di scoparmi Sara.
Era difficile dirglielo a viso aperto e allora mi inventai un modo per stuzzicare la sua attenzione e la sua curiosità.
Iniziai a lasciare sulla sua scrivania dei bigliettini con degli apprezzamenti sfruttando il fatto che io, in ufficio, arrivavo e arrivo prima di lei.
In uno dei bigliettini una volta scrissi un mio indirizzo email fasullo e la corrispondenza da cartacea si fece ...
... elettronica.
Il gioco di seduzione andò avanti per parecchio fin quando le scrissi che mi sarebbe piaciuto fare l'amore con lei.
Le rivelai la mia identità un giorno mentre eravamo a prendere il caffè al distributore automatico. Parlando pronunciai il nome che usavo per firmare i miei biglietti anonimi. Lei mi guardò sgranando gli occhi e sorrise dicendomi che aveva immaginato che fossi io.
La guardai e le dissi che stavo morendo dalla voglia di darle un bacio.
Ci nascondemmo nel bagno più vicino e ci baciammo.
Nel mentre le mie mani accarezzavano tutto il suo corpo e mi si fece un cazzo duro come il marmo. Lei se ne accorse e sorrise e mi accarezzò tra le gambe.
Continuammo a baciarci e dolcemente le chiesi di farmi una sega.
Mi sbottonò i jeans, me lo prese in mano e iniziò a menarmelo. mi era venuta una cappella grossa e sentivo il cazzo duro. Mentre mi segava io le infilai una mano sotto la gonna e iniziai a farle un bel ditalino. Venimmo insieme e le riempì la mano di sborra.
Uscimmo dal bagno in maniera clandestina ma quella volta fu solo l'antipasto del nostro pranzo.
La seconda volta che ci prendemmo fu in agosto. Eravamo soli in ufficio e quel giorno, il 14 agosto, Sara era un vero schianto. Indossava un vestitino corto che le stava da incanto. Mi complimentai con lei per il suo splendore e lei, che già si era mangiata la foglia, mi guardò maliziosa e mi disse che già sapeva cosa volevo.
Ci spostammo in una stanza più isolata e lontana dall'ingresso, ...