1. La libertà del peccato – parte 2


    Data: 26/01/2021, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Dorotea, Fonte: RaccontiMilu

    ... Quanto ti piace essere la nostra puttanella? Mmmh? ♦ ride baciandomi avidamente prima di ritrovarsi a sputare a terra parte del seme che mi copriva le labbra
    
    -Tanto, mi piace tanto – miagolo continuando a masturbare con le mani i cazzi degli altri due
    
    ♦ Dillo ♦
    
    -Mi piace essere la vostra puttanella-
    
    ♦e? cosa vuoi?♦
    
    -voglio che mi riempiate, che mi sfondiate il culo… voglio due cazzi, anzi tutti e tre i vostri cazzi dentro di me mentre il Creatore mi guarda- cerco con lo sguardo l’anziano che seduto su di una poltrona di velluto osserva la scena compiaciuto gustandosi un sigaro.
    
    ♦non chiedevamo di meglio!♦sibila lo smilzo distribuendo i ruoli.
    
    ♦Tu prendila da sotto, sei il più grosso, noi penseremo al dietro♦ ridacchia, sputa a terra e poi mi fa piegare in avanti. Il palestrato si sdraia sulla schiena facendomi salire a cavalcioni iniziando a scoparmi la figa. Gli altri due invece mi aprono le natiche con le mani puntando i loro cazzi sul mio ano. Ogni volta che retrocedo loro avanzano dando il cambio al cazzo che mi scopa davanti. Uno esce, due entrano. Due entrano ed uno esce ed io gemo forte.
    
    -Siiii… aaaaah siiiii… ancora ancora….- nella foga prendo a muovermi pure io andando incontro a quei cazzi euforica e dolorante prendendoli tutti e tre contemporaneamente prima che il palestrato possa venirmi dentro. Qui subentra il Creatore che alzatosi in piedi avanza verso di noi istruendo i due dietro di me.
    
    *Venitele dentro. Deve essere bella piena se ...
    ... vogliamo avere qualche possibilità* escono da me facendomi sdraiare sulla schiena. Il primo è lo smilzo che strizzandomi i seni e mordendomi il collo dopo poco mi viene dentro lasciandomi stordita. L’ultimo è il moro che dopo avermi afferrato i polpacci mi spinge le gambe indietro fino a che le ginocchia quasi non toccano le punte delle spalle. Quindi infila il suo cazzo dentro di me e prende a scoparmi, lo fa con meno foga rispetto al biondo ed all’altro, dandomi il tempo di gustare quella invasione e di far crescere il piacere. Arrivato quasi al limite lascia le mie gambe che ricadono sul pavimento larghe più che mai. Con il pollice mi stuzzica il clitoride continuando a spingere scatenando anche il mio primo fottuto e guadagnato orgasmo. Lui viene un attimo dopo ricadendo distrutto su di me. Mi bacia il collo, poi un seno ed infine le labbra sussurrando
    
    ~ Tra poco non ricorderai nulla di ciò che è accaduto, ma per quanto possa valere, sei stata la scopata migliore della mia vita ~ nel rialzarsi lo vedo raccogliere la torre che mi allargava il culo e mettersela in tasca.
    
    Dei momenti successivi non c’è molto da dire. Solo un gran trambusto generato da uomini che rumorosamente escono dalla stanza e da un vecchio che mi fissa chiedendomi se va tutto bene. Sono sdraiata sul divanetto con una coperta di lana addosso. Ricordo di essere entrata, di aver bevuto e di aver rifiutato una partita a scacchi ma poi… cerco di tirarmi su anche se lamento dolore a tutti i muscoli del ...
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