Impronta di vento
Data: 26/01/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
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Racconti Erotici,
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... inattendibile, perché Nausikaa si genuflette tra le mie gambe, per il fatto che percepisco le sue tette sul mio inguine con le sue dita che ispezionano la camicia, graffiando ingorde e fameliche la pelle.
Nausikaa mi slaccia in un istante la camicia, la sua morbida bocca si dedica al petto, mentre la lingua s’ingegna nel tratteggiare l’orlo dei capezzoli, le labbra nell’aderire e nel suggere, mentre i denti ad azzannare. Lei ha fermamente stabilito di farmi delirare,ha saldamente disposto come maneggiarmi,perché conosce e sa bene dove indirizzare le premure e su qualiinterruttorisapientementepigiare. Nausikaa disloca la sua cavità pelvica facendomi sragionare, m’accarezza l’addome con le tette, trainandomi ad abbandonarmi nella sua bocca. Adesso il mio cazzo svetta pulsante, è diventato duro, la sua bocca è per me come una scarica elettrica che ti sconquassa. Io cerco di resistere, la voglio e tento d’allungarmi sul canapè, lei afferra tutto, comprendeappienoil mio stato d’animo e m’incoraggia accontentandomi.
Io venero tantissimo la posizione del sessantanove, le sue cosce sono per me un tocco levigato, sono un tessuto pregiato che dona passioni e che offre profumi madidi. Il suo didietro è enorme, inverosimile da trattenere, improbabile d’abbracciare e inattuabile d’imprigionare. Io in quella circostanzal’addento, invado il suo corpo con la lingua ficcandoci il naso. Adesso sento che Nausikaa freme, sbraita di godimento, intanto che i capelli mi fustigano il ...
... cazzo. In verità è un entusiasmo bofonchiato, che ha la sapidità della sua terra, del Mar Egeo, che ha la conoscenza e la dottrina delle antiche divinità femminili, della lingua greca, della bellezza, della melodia e dell’intelligenza. Io devo ghermirle i fianchi con vigoria per domarle la cavità pelvica, per recuperareperlomenouna cadenza, per sospingermi più su. Il suo clitoride adesso è rigonfio e granitico,primeggia ed eccelle, èamabilee disponibileda seviziare con le labbra, da intrattenere per istanti sconfinati ai suoilibidinosivocaboli recisi e interrotti.
Le mie narici al presente svaniscono eclissandosi nella suaodorosa e favolosafica, le mie dita disegnano l’orifizio anale, perché il mio bisogno è quello di rovistarequella caverna, d’esplorare fra quella cavità, sicché in modo repentino la penetro, intanto che blocco il clitoride, mentre le mani si disgiungono per subissarla fino al piacere veemente e sfrenato. Nausikaa è testualmente un torrente che scorre in abbondanza,mi caldeggia fedelmente,perché al momento casca spossata tra le mie gambe. Attualmente la grande specchiera del bagno è sufficientemente splendida e magnanima nel riprenderciperaltrogenerosa edisinteressata, contenendoci e riverberandoci entrambi. Io prediligo cingerla da dietro, prestoattenzione alla sua cute,lesollevole tette eglielemanipolo.
Nausikaa mi mostra conadempimento esoddisfazione tutte le sue formose e seducenti rotondità, al momento è affaccendata nella cucina, è sfavillante e ...