15 anni che la aspetto
Data: 20/01/2021,
Categorie:
Etero
Autore: single80fe, Fonte: Annunci69
Ho ancora il cazzo fradicio di saliva e umori, la traporto a letto, lei sorride dell'orgasmo che si è appena bevuta.
Il suo corpo che desidero da 15 anni, la sua mente eccitata.
Si lascia bendare, portare a letto, inizio a cingerle polsi e caviglie al cuoio dei costrittori, le corde legate al letto.
È bellissima. Magra, nervosa, seni piccoli e capezzoli di marmo, appuntiti.
Glielo strizzo forte tra indice e pollice, insieme. Grida.
- Che cazzo fai? - Si dimena un po', legata.
- Ti restituisco il favore.
Geme, mordendosi il labbro.
- Lo sapevo che non dovevo torturarti così tanto - dice lasciandosi andare.
Inizio, lento. Faccio scivolare solo i polpastrelli e il dorso della mano sul collo, lei gira la testa per cercare le mie dita da leccare.
- Non ancora
- Ma voglio leccarti
Bastano le sue parole, il cazzo che ha sborrato da poco nella sua bocca torna a farsi avvertire, pulsa ancora e di nuovo in una erezione che nasce.
La sfioro ora, con le mani aperte, calde, su quella pelle che brucia di voglie e umori, scivolo sui seni, ignorando i capezzoli, la accarezzo appena sulla pancia sul monte di venere, scivolo senza sfiorarla ancora.
- Mi vuoi far morire, vero? - è tesa, non sa cosa aspettarsi. Sdraiata a braccia e gambe spalancate, con le figa gonfia.
Lecco lentissimo il collo, mettendomi sopra di lei. Me lo sussurra: - lo sento che hai di nuovo il cazzo duro - e con le dita della mano legata cerca e trova i miei coglioni, e risale ...
... sull'asta che torna imperiosamente dura.
- Stronza, solo tu mi fai eccitare così - e le mordicchio il lobo dell'orecchio, mentre le tolgo il cazzo dalla mano - non pensare che basti così poco, dopo la tua tortura
Le sto sfiorando le braccia, appena sopra la pelle d'ora che ormai le cosparge il corpo, arrivo fino alle mani e le lecco, succhio le dita, sfioro il suo corpo con il mio che ora la sovrasta.
- Scopami, cazzo, scopami - è un misto tra un grido e una implorazione.
- Ti sei arrapata a negarmi orgasmi, eh, troietta? - ma le sto sorridendo, mentre le dita scivolano sull'interno delle sue cosce aperte.
- Sì, stronzo, mi eccita il tuo cazzo, non ti avevo mai pensato così per me
Alle sue parole non resisto e le sfioro appena la figa fradicia con il dorso della mano.
- STRONZO DAMMI IL CAZZO -
- Devo metterti la ballgag? - sembro arrabbiato, gioco delle parti
- No, amore, no, lo so che la mia voce ti arrapa come un maiale, non ti priverei mai di tanto piacere - e si lecca le labbra, pur non potendomi guardare.
Il cazzo è tornato durissimo, e mentre ho le mani impegnate in un massaggio che continua a farle crescere umori e gemiti, le apro la bocca con la cappella.
Non fa una piega, semplicemente stringe le labbra quel tanto che basta per farmi sentire la sua bocca come una figa.
La penetro, scivolo, finché tutto il cazzo non raggiunge la sua gola la riempie e la mano appoggiata sulla figa la sente pulsare incredibilmente.
Ai primi conati ...