1. RAPPORTI DI BUON VICINATO – (CAP.4) IL CULO DELLA SIGNORA CARLA


    Data: 19/01/2021, Categorie: Etero Autore: paco, Fonte: RaccontiMilu

    ... maniera talmente tosta che mi svenne quasi tra le braccia. La stesi sul divano sempre con il mio bastone nel suo culo, piangeva dal dolore, anch’io mi ero fatto male, ma non dissi nulla.
    
    Mi avrà odiato come non mai in quel momento che volevo uscirle, ma lei era talmente stretta per il dolore che non riuscivo a sfilarle il cazzone dal culo.“Non preoccuparti” mi fece,“me la sono cercata, ti stavo provocando per vedere fin dove arrivasse il tuo desiderio di me”.
    
    Cominciai ad accarezzarle i capelli e le spalle per rilassarla, finchè le cominciò a muovere pian piano il bacino per sentire cosa aveva dentro… pian piano cominciai a stantuffarla sempre con molta delicatezza,
    
    mentre con le mani le accarezzavo la figa… la sentivo sempre più umida, che ad un certo punto mi venne tra le mani. Io non sarei mai potuto venirle dentro visto che aveva i muscoli talmente contratti
    
    da bloccare la fuoriuscita di sperma dal mio bel pisellone.
    
    “Ti voglio in figa, ti voglio in figa” diceva strillando che dovetti metterle una mano in bocca. Questa era piena dei suoi umori che cominciò a leccarsela andando sempre più in estasi.
    
    Pian piano le uscii da dentro al culo, la voltai. Avevo il ...
    ... cazzo praticamente viola, lo afferrò con entrambe le mani e se lo porto nella figa fradicia, infatti entrò liscio come l’olio, le venni dentro quasi subito mentre lei aveva un secondo orgasmo.
    
    Piano piano si voltò e scese dal divano, non ce la faceva a camminare che dovetti accompagnarla in bagno a lavarsi. Mi chiese lei scusa a me dicendomi“per oggi basta” magari sarà per un’altra volta.
    
    Seppi dalla Marti che per tre o quattro giorni non riusci ad andare in bagno… “Nicola con te non è stato così violento però…” e al marito aveva detto di essere caduta dalla sedia con il culetto a terra,
    
    ma nulla di grave.
    
    Dopo un paio di giorni mi arrivò un mms si vedeva l’attimo esatto in cui penetravo la signora Carla, sotto il commento:“masturbati a tuo piacere quando e quanto vuoi pensando al mio culo e al dolore che mi hai fatto sentire… STRONZO”
    
    La signora Carla non volle più rapporti con me, in compenso la Marti volle provare le stesse sensazioni della amica, non vi nego che con lei la stessa foga usata con l’altra ebbe effetti ben diversi, la Marti godè fin dal primo momento, d’altra parte lei lo aveva già sfondato e (credetemi, io lo so) il cazzo di Nicola non è da meno del mio. 
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