1. Trasferta di lavoro


    Data: 15/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn, Fonte: Annunci69

    Mi chiama il capo, finisco la pratica che sto completando e vado da lui.
    
    "Bisogna andare a fare un sopralluogo per completare una pratica importante, un gran buon cliente. Il sopralluogo è in un paesino sperduto dell'Appennino.
    
    Parti domani pomeriggio e vai in albergo, la mattina verso le 9,30 passa un incaricato a prenderti e andate assieme a vedere il tutto. Verifica con la pratica le rispondenze alla realtà, segnala le incongruità. Discutine con lui.
    
    Poi tornaci il giorno dopo a verificare e completare se hai dubbi.
    
    Farai due notti all'albergo Miramonti. È l'unico, quindi non lamentarti se non è come credi.
    
    Se ci son problemi mi contatti. Va bene?"
    
    "Si. Va bene, l'albergo è pagato già o devo pagarlo io?"
    
    " no è pagato già. Non devi pagare nulla tranne extra o bar, come sempre."
    
    "Bene, domani dopo pranzo parto. Chiamo se ho problemi. Saluti"
    
    Ok trasferta, dovrò preparare la valigia stasera.
    
    Mattina impegnata in preparativi ed a studiare la pratica, per fare il sopralluogo nel modo migliore e che chiarisse tutti i dubbi, Mi appunto tutte le criticità che riscontro, da dover chiarire sul posto
    
    Pranzo fugace con colleghi, sia maschi che femmine, un gruppo ben affiatato e gente simpatica, vogliosa di vivere.
    
    Poi parto. Il viaggio è lungo da googlemap quasi 5 ore.
    
    La prima parte comoda autostrada poi statale e già qui si inizia a tribolare. Asfalti distrutti e buche che sembrano piscine.
    
    Poi strade in appennino. Strette, tortuose, sali ...
    ... scendi.
    
    Mi fermo a riposare e farmi un buon caffè caldo circa a metà percorso. Un gruppo di case antiche, povere nell'aspetto architettonico, ma in pietra squadrata e bei portali per i portoni.
    
    Unico bar, dire datato è eufemismo, ma pulito. Faccio pipì in un bagno spartano, con turca, ma lindo e profumato. Non con il solito odore stantio di piscio.
    
    Il barista un bell'uomo. Sui quaranta, fisico asciutto, viso ovale, baffetti curati, sbarbato e il dopobarba riempie il locale con il suo profumo.
    
    Alto poco più di me, indossa una polo chiara sopra i jeans. Viso caldo sorridente, solare.
    
    Caffè caldo, arabica, sapore pieno, dolce piacevole.
    
    Poi due chiacchere
    
    Il posto così piccolo si sta spopolando per mancanza di paesani, di turisti, di lavoro
    
    Ma, mi dice, che il grave per lui e i compaesani è il sesso. Poche donne e già accaparrate, e troppo piccolo il posto per poter fare scappatelle.
    
    Quindi voglia tanta e si guarda a chi arriva, forestieri, che siano turisti o lavoratori, per vedere di prendere un po' di amore nel senso fisico.
    
    Si ferma, il silenzio che pone l'interrogativo.
    
    Mi fissa negli occhi. Poi lo sguardo scende sino al pube. E si ferma lì, osserva con intensità.
    
    A me da impressione di uno sguardo che brucia, che emana calore e sento il caldo che mi smuove il cazzo. Sento il caldo che ora sale alla testa e mi conquista tutto.
    
    Credo che il movimento, il crescere l'ingrossarsi del cazzo non sia passato inosservato ai suoi occhi.
    
    Alza ...
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