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Abitudini rischiose (il seguito)
Data: 11/01/2021, Categorie: Incesti Autore: Fungo Porcino, Fonte: RaccontiMilu
Quell’estate in cui vissi il mio primo amore incestuoso con Simone fu anche la prima che ci vide passare la settimana di vacanza al mare da soli io e lui. Prendemmo la stessa stanza degli anni precedenti quando con noi c’era anche il suo papà. Erano passati solo pochi giorni da quella prima volta e avevamo fatto l’amore quasi tutte le notti. Il trauma della separazione era superato ed eravamo entrambi felici. In privato ci comportavamo come due innamorati ed in effetti di amore si trattava , amore tra madre e figlio portato all’estremo ma pur sempre quello era il sentimento che ci univa. Arrivammo al mattino e dopo aver preso possesso della stanza e sistemato le nostre cose ci dirigemmo alla spiaggia dove affittammo sdraio ed ombrellone. Dato che un due pezzi non sarebbe stato in grado di contenere le mie forme giunoniche indossavo un costume nero intero. Prima di prendere posto sulla sdraio spalmai la crema solare a Simone impaziente di tuffarsi in acqua quindi mi sdraiai sotto l’ombrellone con una rivista a farmi compagnia mentre il mio piccolo amore era già in mare a nuotare. Ogni tanto alzavo gli occhi dalle pagine del giornale per controllare dove fosse per poi riprendere la lettura. Quando il caldo cominciò a diventare insopportabile decisi di raggiungere Simone in mare. Lui mi accolse spruzzandomi l’acqua sul corpo ancora asciutto facendomi scappare dei gridolini così mi tuffai verso di lui per vendicarmi dello scherzo ed iniziammo a giocare alla ...
... lotta in acqua. Le sue mani mi afferravano ed io cercavo di divincolarmi. Alla fine decidemmo per una tregua e lo abbracciai e come fa una mamma col proprio figliolo me lo strinsi al seno e lo baciai sulla fronte. Una mano però era scesa sott’acqua a tastare quel pene che avevo sentito indurirsi durante la lotta. Infilai la mano nel costume e lo presi in mano , era ritto e pulsante. Iniziai a masturbarlo e bastarono una ventina di secondi , forse meno perché venisse , sentii la sua sborra scaldarmi la mano e la potei vedere disperdersi gradualmente nell’acqua in lunghi ondeggianti filamenti. Tornai alla sdraio e quando fu l’ora di pranzo richiamai il mio tesoro dal suo bagno e una volta asciugato e indossati gli abiti da spiaggia ci incamminammo verso l’albergo dove pranzammo. Salimmo poi in camera per riposare un po prima di fare una seconda puntata in spiaggia nel pomeriggio. Feci una doccia veloce per rinfrescarmi e indossai un poncho fatto di tessuto leggero a coprire le mie nudità. Invitai Simone a fare pure lui la doccia dato che la sua pelle sapeva ancora di sale e gli dissi di asciugarsi poi bene e di venire da me che gli avrei spalmato la crema doposole. Dopo qualche minuto lo vidi uscire dal bagno completamente nudo e col pisello bello dritto. Gli sorrisi e lui mi sorrise leggermente imbarazzato come a voler dire “che ci posso fare , è così”. Lo feci sdraiare sul letto a pancia in giù , spremetti un po di crema dal tubetto ed iniziai a spalmare partendo ...