Accendino 3
Data: 04/01/2021,
Categorie:
Trans
Autore: antonemil, Fonte: EroticiRacconti
Arrivo a casa, cerco di essere il più silenzioso possibile, come speravo Gianna dorme, vado in bagno, ho urgente bisogno di lavarmi, mi spoglio, i vestiti macchiati dalla sborra della trans Giulia nel cesto dei panni sporchi, la donna delle pulizie passerà domani mattina, prima di entrare nella doccia mi guardo nello specchio e...cazzo!!!! sul lato destro tra spalla e collo un succhiotto!!! dannata Giulia!!!! Entro nella doccia, dopo pochi secondi l'acqua raggiunge il calore desiderato, mi insapono, mi assale il flashback di Giulia, cerco di non pensare a lei ma i ricordi sono troppo recenti e vivi nella mia mente, la vedo camminare davanti a me, sculettare sul tacco 12, il suo corpo sodo, le gambe lisce, la bocca morbida e sensuale, il cazzo turgido e duro dentro la mia bocca, il suo sperma sparso sul mio viso.....mi tocco sono eccitato.... una voce dentro me "No no no che cazzo sto facendo, è stata una grandissima minchiata, un errore, solo la ricerca del proibito di un cinquantenne stressato in cerca di emozioni, smettila, hai una moglie che ti aspetta di là, non rovinare tutto, sei proprio un coglione!!!!" Un getto d'acqua gelata e Giulia sparisce, mi asciugo vado in camera, Gianna nuda sopra le lenzuola sembra dormire, la guardo, a quarant'anni è ancora una bellissima donna, una gran gnocca come direbbero gli amici, 1.65, mora,capelli lunghi, quarta abbondante di seno che ancora regge la gravità, gambe e culo che fanno incollare gli occhi ai maschi amici e non, mi ...
... stendo sul letto, socchiudo gli occhi, ancora Giulia nei miei pensieri, in piedi dietro di me, il suo cazzo appoggiato nel solco tra le natiche, incollati dal sudore e dal desiderio, la bramosia di toccarsi, le palpo il culo, lei mi sta segando mentre da dietro mi morde il collo, mi gira il viso, cerca la mia bocca, succhiandomi il collo mi sussurra "dammi la lingua troia, sei veramente una zoccola, cosa aspettavi a venirti a riprendere l'accendino, lo senti il cazzo, ti piace?" Poi d'improvviso la voce seccata di Gianna "sei tornato finalmente, poi mi spiegherai dov'eri e che cazzo stavi facendo, si sentivano dei rumori strani" io ho il cazzo duro, ho voglia di sesso, allungo una mano, le tocco il culo "che cazzo fai Carlo, è più di un mese che non mi tocchi, c'è qualcuna di Milano che ti ha eccitato, sono stanca, lasciami stare" si gira dall'altra parte del letto, per me è quasi un sollievo, spero non si accorga di nulla. Nei giorni successivi cerco di non pensare a Giulia ma il destino e il mio uccello avevano altri desideri. Sono le 22 di un caldo giorno di metà agosto, rientrando da Bologna in tangenziale ovest a Milano, un rallentamento per incidente all'altezza di Settimo Milanese, fermi in colonna, l'uscita per Figino a pochi metri, cerco di non rivivere quelle emozioni, poi metto la freccia ed esco, cerco di convincere me stesso che farò un giro veloce e poi a casa, è solo curiosità mi dico ma ho già perso, sento il gonfiore del cazzo che preme dentro i pantaloni, strade ...