Una calorosa amica di infanzia (Prima parte)
Data: 03/01/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: cockam2611, Fonte: xHamster
... aver ricevuto per sbaglio un forte pugno in faccia. Mi ci volle quasi un minuto per riprendermi.
“Ed io cosa centro in tutto questo, Monica?” risposi ancora frastornato.
“Beh, a dire il vero, hai ragione: poco, anzi pochissimo, ma, in nome della nostra vecchia amicizia e del fatto che credo che il destino ci abbia fatto incontrare per un motivo, quando eravamo nel bar mi è balenata questa idea… Non credevo neanche io di riuscire a chiedertelo, ma ho avuto la sensazione di potermi fidare di te, e di potermi lasciare andare: dopo tutto le amicizie di infanzia a cosa servono se non a crescere insieme!” rispose Monica vincendo ancora una volta il suo imbarazzo. “Ma se non vuoi, non hai che da dirlo, e ti lascio andare via…” aggiunse con un’aria appena corrucciata.
“Cioè, spiegami, vorresti in pratica che io mi masturbassi qui, adesso, di fronte a te per farti vedere come fare una sega al tuo ragazzo?” chiesi io arrossendo in viso.
“Sì, in pratica sì, sempre se ti va…” rispose Monica abbassando lo sguardo e fissandomi in mezzo alle gambe.
“E pensi che un uomo si ecciti a comando, così, su richiesta?” controbattei io fingendomi offeso.
“Non so, pensavo che fosse una cosa automatica per voi ragazzi, quando una ragazza vi fa certe proposte, non è così?” chiese Monica sempre fissando lo stesso punto del mio corpo.
“Beh, non è proprio così automatico, anche noi ragazzi abbiamo bisogno di un aiutino per poterci lasciare andare ed eccitarci, o almeno per me è così” ...
... risposi io, che nel frattempo, dopo la batosta iniziale cominciavo a lasciar emergere dal mio essere l’orgoglio dell’uomo che era in me.
“Che tipo di aiutino intendi dire?” chiese Monica alzando leggermente lo sguardo.
La guardai negli occhi e osai dire: “Beh…, a me piace il tuo seno, quindi, per esempio, se me lo mostrassi e me lo lasciassi accarezzare, probabilmente inizierei ad eccitarmi e potrei perfino pensare di soddisfare la tua richiesta”.
Monica rimase un attimo interdetta, ma poi, senza proferire parola, vincendo la sua timidezza a causa della grande curiosità, si sfilò il maglione e lo lasciò cadere a fianco della sedia. Scostò i suoi capelli all'indietro per lasciare bene in vista il suo petto e cominciò lentamente a sbottonarsi la camicetta.
Io rimasi incantato ad osservare i suoi timidi movimenti, ma fui risvegliato dal contatto della mano di Monica che aveva afferrato la mia mano destra e dolcemente la aveva condotta al suo seno ancora protetto dal reggipetto. Il contatto con il calore del suo corpo e con il turgore del suo seno risvegliarono in me l’eccitazione. A dire il vero avevo sognato tante volte mentre facevamo i compiti qualche anno prima di poter fare ciò che ero invitato a fare ora.
Monica scostò il reggiseno e mi diede la possibilità di vedere nella sua interezza il suo seno non enorme, ma molto ben fatto: la forma era leggermente a pera ed i capezzoli erano due grandi aureole scure che terminavano con altrettante punte turgide. Il suo ...