1. IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE. SIMONETTA E LA MIA COLLEZIONE A LUCI ROSSE – CAPITOLO 10


    Data: 26/12/2020, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... lavoretto particolarmente gradito con la mia bocca… Fino alla fine… Insomma, uffa, fino a farti… sborrare! L’ho detto bene, ora? Porco!’ ‘Oh sì, Roberta! L’hai detto benissimo! E dovrai dirmi anche che lo farai anche se non ti piace la sborra!’
    
    “Lei sollevò lo sguardo al cielo e rassegnata ripetette lentamente ed ansimando le sue parole. ‘Va bene, Enrico, ti farò sborrare come vuoi tu! Anche se non mi piace la sborra! Va bene così, Enrico? Sono stata brava?’
    
    “Soddisfatto di quelle parole pronunciate da lei con tanta fatica, Enrico la invitò a darsi finalmente da fare. ‘Coraggio, amore, datti ora da fare! – la esortò lui – Voglio proprio vedere quanto è brava la signora e come sa fare bene i pompini!’ Indirizzò allora piano il volto di lei verso il suo cazzo e contemporaneamente le raccolse i lunghi capelli dietro la nuca. Il suo bel viso doveva essere bene in vista per la fotocamera. E per le telecamere nascoste!
    
    “Io mi ero già infatti avvicinato per i bellissimi primi piani che mi accingevo a catturare e che avrebbero completato il filmino che pure lei stava registrando a sua insaputa. ‘Va bene, Enrico! Va bene… Ma tu vacci piano con quelle foto, ti prego! – riuscì ancora a dire – Ho paura di bloccarmi sapendo di essere ripresa così, in primo piano mentre lo faccio… E, uffa, non essere capace di fartelo come vuoi tu e… finire…’
    
    “Subito dopo, sempre fissando negli occhi quello che in quel momento era il suo uomo, prese l’uccello di lui con entrambe le mani. ...
    ... Sfiorò e scappellò l’enorme glande violaceo e lo avvicinò alle sue labbra ancora serrate. Lui allora fece una leggera pressione. ‘Ora! Sìììì, Roberta! Prendilo in bocca! – le ordinò – Sì, ora!’ Lei finalmente accettò e si aprì. Ma subito fu costretta anche a spalancare ancor più la sua bella ma piccola bocca. Troppo grande era l’uccello che doveva accogliere nella sua bocca! Questa subito si deformò e solo così permise l’ingresso di tutto il glande e parte dell’uccellone di Enrico dentro di sè. Un clic catturò quell’attimo di particolare sofferenza per lei. Sembrò essere per un attimo colta dal panico! Era troppo grande il cazzo di lui. Roberta non era abituata evidentemente a quelle dimensioni. Più lui premeva e sempre di più lei si lamentava, gemeva e lo fissava con gli occhi spalancati che supplicavano un po’ di compassione per gli sforzi che lei stava facendo per lui. Solo per lui
    
    “A lungo continuò a cercare con quello sguardo disperato gli occhi invece socchiusi di lui. Le faceva male quell’uccello in bocca, uffa! Era proprio troppo grande per lei. Naturalmente mi piacque troppo rapire con la macchina fotografica anche quelle espressioni supplichevoli di lei. Come la bocca della bellissima Roberta spalancata e già deformata. E lo sguardo di lei rivolto alla fotocamera che la immortalava in quella situazione così scabrosa e difficile da sopportare per lei! Roberta quasi grugnì sollevando prima gli occhi al cielo e poi rivolgendomi uno sguardo furente. Era un rifiuto di ...
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