1. Scarpe, piedi e corde - parte 1


    Data: 01/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: foxtied, Fonte: Annunci69

    ... componente importante per me, ma sono state proprio le scarpe con tacco a generare questo interesse abbastanza morboso”. Sorride, sentendosi tirato in causa: “Io adoro i piedi e mi piacciono anche molto le scarpe da donna, poter unire questi due feticci era la mia fantasia; gli uomini, anche se sottomessi o schiavi, non sempre sono adattabili a questi giochi fetish così particolari, per questo ho voluto contattarti” – “Ok. Allora come intenderesti procedere?” – “Saresti interessato ad essere pagato per essere usato con un paio di miei amici fidati?” – “No. Soldi non ne accetto e sinceramente neanche incontri con più uomini, perlomeno non subito: serve feeling e molta fiducia. È un problema per te?” – “No, assolutamente, lo chiedevo perché avere a disposizione un sottomesso fetish con altri amici è un’altra mia fantasia, ma non è assolutamente un problema se a te non interessa” – “Farlo per soldi significa che psicologicamente, chi paga, si sente autorizzato ad eccedere e questo non lo accetto nei miei giochi: lo faccio per il piacere reciproco, non unicamente per essere usato alla mercé di chi paga per farlo” – “Si, lo capisco. E mi sta bene. Se per te è ok, direi che potremmo organizzarci, che dici?” – “Andrebbe bene per te un residence? O meglio, un appartamento in un residence…” – “Se è discreto sì, perché no…” – “Ok. Allora controllo la disponibilità e poi ti faccio sapere: preferisci nel weekend o in mezzo alla settimana?” – “Un lunedì sarebbe perfetto per me. Nel ...
    ... weekend avrei problemi con la famiglia…” – “Bene, allora vedo di prenotare per un lunedì, poi ti aggiorno via mail”. Finiamo di pranzare, ormai eravamo al caffè, poi ci salutiamo dandoci appuntamento via mail per definire l’incontro “fetish”.
    
    Al mattino dopo prenoto un appartamento in un residence, sempre in un piccolo comune sulla Cassia verso Viterbo, per rimanere a metà strada: fisso il tutto per il lunedì successivo poi aggiorno quello che, per comodità, chiamerò V inviandogli una mail con tutti i dati per raggiungere il posto. La risposta arriva quasi in tempo reale e ovviamente il tutto è per lui confermato. Ci incontreremo lunedì alle 12:30 in un bar sulla strada principale del paese, per poi trasferirci al residence.
    
    Arriva il lunedì e, alle 12:25 sono davanti al bar: arriva anche lui puntuale e, dopo i classici convenevoli, entriamo per bere qualcosa prima di procedere nei nostri “giochi”. Chiacchieriamo una ventina di minuti, in modo molto conviviale e, ovviamente, si parla di cosa succederà a breve: “Hai portato le scarpe, vero?” – “Si, ho portato sia quelle rosse che quelle blu, come mi hai chiesto” – “E quanto necessario per legarti?” – “Certo: corda bianca, come da richiesta, nastro adesivo grigio e qualche bavaglio” – “Ok, perfetto. Non voglio fare chissà cosa, come legarti in modi strani o torturarti… solo legarti in modo molto semplice e imbavagliarti. Se hai portato il vibratore, quello però vorrei usarlo…” – “Si, ho portato il Magic Wand…” – “Bene, lo userò ...