Quel gioco finito male
Data: 25/12/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Carlatrav77, Fonte: Annunci69
Può sembrare strano ma anche in periodo di lock down ho una storiella da raccontare.
Venivo da un periodo lungo di astinenza, cause di forza maggiore, così successe che un giorno mi ritrovai scarica di lavoro, e in smart working, chiusa in casa, sola, non è granchè. In più ci si era messo anche il solito maschietto inconcludente in chat a farmi scaldare senza poi venire a raccogliere i frutti.
Così, stanca decisi di fare una cosa che già avevo provato senza scarsi risultati la scorsa estate.
Prenotata uan camera in un mothel nel mio comune, lo ho raggiunto e mi sono preparata.
L’accesso alla stanza è completamente libero dal controllo della reception in quanto le porte danno sul parcheggio, così ho messo un annuncio su un paio di siti di incontri, dichiarandomi libera, disponibile, e pronta da subito, indicando albergo e numero di camera.
La prima è passata in attesa, noiosa, ammetto che mi ha salvata la tv, ed ero quasi sul punto di sistemarmi e andare, quando hanno bussato. Ho timidamente chiesto chi è, una voce grave ha risposto “Sei Carla?”
“Sì” ho confermato e ho aperto la serratura.
Nella penombra data dalla persiana chiusa si fa avanti un uomo, è molto più piccolo di me come statura, spalle larghe addome prominente. Toglie senza parlare una vecchia giacca e il maglione, “Io sono Stefano”
Dice con tono deciso mentre slaccia la patta e lascia uscire dallo slip un cazzo già turgido.
“Dai fammi godere”
Mi avvicino, eccitatissima, inizio a ...
... segarlo delicatamente, lui non emette un suono, rimane immobile.
Mi prende le spalle e fa pressione, sono abbastanza esperta da sapere cosa vuole un uomo quando fa cosi, mi sono accosciata e ho iniziato a dedicarmi al suo sesso.
Mugola, ansima, sento la pancia sussultare mentre il cazzo è diventato non lunghissimo ma più del doppio come diametro. Dentro di me spero di farlo venire con la bocca, sono spaventata ed eccitata. Lo sento irrigidirsi e infatti senza che emetta suoni mi inonda la bocca fermandomi la testa con le mani per evitare che mi tolga.
Deglutisco, mi alzo sorridente e vado in bagno a lavarmi, convinta se ne sarebbe andato ma quando torno è ancora lì, senza i pantaloni, e mi fissa.
“Cazzo fai non pensare sia finita. Adesso inizi a divertirti anche tu.”
Mi prende per un braccio e mi butta sul letto con una forza incredibile.
“Ferma, dimmi dove hai i preservativi se no ti scopo cosi”
“Nella borsetta”
La presa che mi tiene la schiena bloccata si allenta, , lui si allontana, rovescia tutto sul pavimento e torna. Sento che armeggia, sento il mio perizoma che si sfila tirato verso il basso, e poi il suo dito che lavora sul mio buco, bagnato, si infila, allarga con forza, esce e rientra…
“Siamo strette…mi sa che mi faccio qualche risata..”
Sputa, più volte, la saliva entra anche dentro, ancora il dito.
Io mugolo, un po' forse tremo, lui se ne accorge. E i dito forza, diventano due. Ho un sussulto.
“Ferma che tra poco ti aspetta di ...