1. Il quartiere libertino (2): in tre


    Data: 24/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: birbantotto, Fonte: Annunci69

    La sera dopo passai da Giacomo per bere un bicchiere di vino bianco e pomiciare. Tra noi le cose erano facili, la chimica ci faceva effetto appena eravamo rilassati e quando entrò Amin eravamo impegnati in un gustoso 69.
    
    Di sera era ancora più bello, si lasciò spogliare da noi, aveva una peluria riccia fitta ed un corpo muscoloso, un culo da farsi una sega solo a guardarlo ed un cazzo notevole. Appena fu nudo mi prese la testa tra le mani e sorrise mettendomi la lingua in bocca.
    
    “Non ti ricordi di me? Una sera in pineta ti ho preso di sorpresa e ti ho scopato davanti a chi era venuto a vedere che urlavi.
    
    Certo che ricordavo, lo avevo cercato in tutti i luoghi appartati della regione, ma non lo avevo visto in faccia, ricordavo solo un uomo forte e violento ed il trattamento che mi aveva fatto. Avevo sborrato prima ancora che mi toccassi il cazzo, una esperienza indimenticabile.
    
    “Racconta” disse Giacomo
    
    “No dai, mi vergogno è stato il trattamento più violento che ho subito”
    
    “Ma dai, Giacomo deve sapere che puttana sei.”
    
    “Lo avevo visto in pantaloni corti che giravi in pineta con una maglietta aderente ed i capezzoli dritti. Mi avvicinai da dietro, lo immobilizzai e gli alzai la maglietta stringendo forte i capezzoli e baciandolo dietro il collo. Si divincolava ma si capiva che gradiva perché si fece abbassare i pantaloni senza lamentarsi. Osai continuare la dominazione e lo picchiai sul culo.
    
    Non solo non li lamentò ma cercò il cazzo, lo lasciai ...
    ... succhiare un pochino poi lo voltai e nuovamente lo colpii sul buco del culo mentre gli strizzavo i capezzoli”
    
    Era tutto vero, il mio cervello sentiva di nuovo le stesse sensazioni, volevo tanto ripetere l’esperienza che mi avvicinai a Giacomo e gli presi il cazzo in bocca dando il culo al tunisino.
    
    “Ecco vedi? Era messo così quando appena appoggiata la cappella al buco venne sborrandosi nei pantaloni”
    
    Mentre lo disse inizio a strusciare la cappellona sul mio buchetto. Era durissima e entrò piano piano senza difficoltà.
    
    “Voleva andarsene ma lo tenni fermo e lo inculai ben bene, poi lo lasciai ai due nigeriani che guardavano dall’inizio”
    
    Era vero anche quello, rimasi in balia dei due neri per altra mezz’ora e venni nuovamente anche io.
    
    Intanto che finiva il racconto mi godevo la doppia erezione di Giacomo ed Amin.
    
    Dopo qualche minuto Amin usci dal mio culo e mi prese di peso per baciarmi in bocca e stringermi, mi piaceva ma non come con Giacomo. DI Amin mi piaceva la fisicità ed il pitone che aveva in mezzo alle gambe, la rudezza dei modi e la violenza inaspettata ma Giacomo era tutto il resto e quasi come un amante geloso Giacomo mi inculò mentre facevo un pompino ad Amin e venne baciandomi la schiena.
    
    Amin aspettava quel momento per prendere possesso del mio corpo infatti mi girò e mi stese a pancia in su con la testa fuori dal letto.
    
    Pensavo ad una scopata in gola ma avevo indovinato a metà.
    
    “Ora ti faccio provare un’altra cosa”
    
    Mi legò le mani e ...
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