Agata, l'ucraina.
Data: 24/01/2018,
Categorie:
Feticismo
Hardcore,
Maturo
Autore: right_flirt, Fonte: xHamster
... fare quattro passi….pensai che potevamo scopare anche li in macchina, che non avevo i preservativi, dove fosse la farmacia, che forse li aveva lei…… lo squillo del cellulare interruppe i miei pensieri, era lei, mi aveva scritto “ok, 5 minuti e arrivo”…. Cazzo ci siamo solo cinque minuti, vediamo se ho trovato una piccola fortuna. Neanche il tempo di pensare e la vidi comparire dal lunotto anteriore. Era identica alla donna che avevo visto nelle foto, non aveva barato o messe foto finte o vecchie sul di incontri. Una bella donna, alta oltre un metro e settanta ma non giunonica. Stivaletti bassi neri, Leggins neri con toppe di cuoio su tutte le cosce, una camicia bianca e un piumino nero. Apre lo sportello, mi allungo per aprirle la portiera sale su, allunga la mano: “piacere Agata” e mentre le stringo la mano mi stampa un bacio a stampo “piacere Luca, ahahahahah non perdi un attimo è” – “ no non mi piace perdere tempo” – “ senti agata c’è un bar qui vicino io ho voglia di un caffè, che ne dici facciamo due passi?” – “ va bene dai, cosi magari mi tiro un po' su con le energie”. Mentre ci incamminavamo osservavo quella donna dal portamento elegante e solare nei modi e nelle parole. Il suo accento non era invadente, e la sua pelle odorava di buono ma le sue mani rivelavano la sua età e la fatica del suo lavoro, curate ma sicuramente stanche e un pò sfatte.
“prego entra prima tu” – “ grazie” mi rispose lei sulla porta del Bar, “due caffè” – “subito signore, per la signora ...
... macchiato?” – “lei come fa a saperlo – rispose Aga- che a me piace proprio tanto prenderlo così” e mentre lo diceva mi fece un occhiolino seguito da un sorriso pieno di malizia e fascino femminile, sapeva che la desideravo infinitamente e voleva farmi proprio scoppiare. Preso il caffè volle pagare lei, salutammo e uscimmo.
-“ allora che fai mi guardi mi guardi e non mi dici nulla? Che sei timido, vabbenee che sei giovane ma non sei piccolo sembri un uomo”
- “ sei una donna piena di fascino, oltre al seno, al pezzetto di carne che fai intravedere tra i bottoni della tua camicia, mi piacciono i tuoi modi di fare, poi io sono uno cauto, un passo alla volta”
- “si anche tu mi piaci, sei un bel ragazzo, poi mi sembri una persona educata, in 24 ore non hai mandato neanche un foto del tuo cazzo sul mio cellulare, mi hai stupita, di solito neanche si presentano, non mi dispiace capiscimi però non faccio la mignotta”
-“bhe se devo essere sincero non è che non mi sia mai venuto in mente ma ho pensato che potesse essere più bello aspettare per farti avere il piacere di scoprire tutto dal vivo se ne avessi avuta voglia”
-“ che dici fumamo una sigaretta in macchina”
-“si certo volentieri!”
Era la classica ottobrata romana, non faceva freddo ma il sole stava già calando ormai, ci sedemmo in macchina, le offri una sigaretta;
- “fumo le mie grazie, dopo il caffè mi piacciono solo le mie”
- “hai ragione anche a me”
- “con quanti uomini sei stata nella tua vita?
- “ ...