Costretta o contenta?
Data: 21/12/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: maxborns4u, Fonte: EroticiRacconti
... agghindata a dovere. Il vestitino nero a tubino lasciava ben poco all'immaginazione.
Li lasciai salire senza farmi vedere da lei.
Dopo 10 minuti come d'accordo sono alla porta con la videocamera del telefono accesa.
Apro piano continuando a riprendere.
Lei, con solo autoreggenti e tacchi a spillo è a pecora sul letto con gli occhi socchiusi. Lui, dietro, la sta scopando.
Chiara mi vede e si blocca.
Roberto mi fa un cenno e continua a scoparla.
Io - "buonasera! Ci stiamo divertendo qui!" continuando a riprenderla.
Lei è spaventata, impietrita, ma Roberto non si ferma.
Guardandola negli occhi: "credevi forse che mio 'fratello' non mi dicesse niente? Sapevo cosa tu avresti fatto prima ancora che tu la facessi."
Spensi la videocamera, posai il telefono sul comodino e cominciai a slacciarmi i pantaloni. - "oltre alla foto adesso c'è anche il filmino. Ora o ci divertiamo o ci preoccupiamo." e senza esitare tirai fuori il mio uccello, lo scappello un paio di volte e glielo poso delicatamente sulle labbra. Con lo sguardo ancora frastornato tira fuori la lingua e da una leccatina alla punta, poi girandosi verso Roberto : "sei un bastardo! Siete due stronzi!" e si lascia scappare un sorriso.
Aprì le labbra e, prima timidamente, poi con passione, iniziò a succhiarmelo.
Le sorrisi e le spostai i capelli dalla faccia per guardarla meglio ciucciare.
Con un avambraccio appoggiato sul letto e sobbalzando in avanti ogni colpo di Roberto, appoggiò il ...
... palmo della sua mano sotto i mie testicoli e con il polso rivolto alla sua bocca, li alzò fino a sollevare leggermente anche il mio membro. Con la punta delle dita mi stuzzicava la pelle tra palle e culo, mentre si indirizzava la cappella sulla sua lingua.
La leccava tutta intorno prima di pomparla con maestria.
Avevo voglia di scoparla così io mi posizionai dietro di lei mentre Roberto si sdraiò davanti a lei a gambe larghe.
La sua figa liscia e zuppa accolse in una sola spinta tutto il mio uccello. Un gemito e si tuffò sul cazzo di Roberto dopo averlo scappellato fino alle palle con entrambe le mani.
Avevo le sue natiche spalancate davanti a me e, raccogliendo gli umori che gocciolavano dalla sua figa, le bagnai il buchetto e delicatamente la penetrai prima con uno poi con due dita, facendole scorrere su e giù e girandole dentro.
Ansimava pesantemente e quel buchino continuava a rilassarsi permettendomi di arrivare sempre più a fondo.
Roberto gli prese la testa a due mani e scopava la sua bocca freneticamente.
Aumentai costantemente il ritmo. Le mie palle sbattevano sul suo abbondante succo.
Mugolava sempre più forte. Con le dita sempre nel suo culo, premevo l'altra mano sulla sua schiena. Sentivo che stava per godere. Non mi fermai finché non si accasciò sul fianco bagnata fino alle ginocchia e scossa da scatti nervosi.
Mi sdraiai al suo fianco e senza darle tregua la feci salire su di me.
Ormai le autoreggenti le erano arrivate sulle caviglie ma ...