Sesso a Capodanno
Data: 20/12/2020,
Categorie:
Anale
Masturbazione
Autore: rogermarten, Fonte: xHamster
... vertiginosamente, ma non osavo alzare il tiro; in fin dei conti la conoscevo da appena un paio d'ore. Cercavo di capire se anche lei fosse dello stesso mio avviso, e probabilmente I segnali che mi lanciava erano molteplici, ma sono troppo timido per certe finezze femminili. La mezzanotte s**ttò, brindammo con spumante e canne. Le teste fluttuavano, quasi non si respirava più dentro la piccola taverna. Le proposi di uscire a prendere una boccata d'aria, e a comprare le sigarette per un amico. Acconsentì. Fuori faceva un freddo micidiale. Pensai di uscire e baciarla subito, ma niente, non mi decidevo proprio. Rientrammo in fretta, trovammo le nostre sedie occupare per un torneo di un gioco da tavolo, perciò ci sedemmo sul divano dietro i giocatori. Il divano era vecchio e morbido, e sedendoci vicino cademmo dentro la stessa buca. Proseguii l'assurdo e inutile colloquio non si sa intorno a quale argomento, finchè credo lei si stufò della mia indecisione e fece la sua mossa. Ci mettemmo a carezzare i riccissimi capelli di una mia amica che si beava delle nostre attenzioni. Le dissi che passare la mano tra i capelli di Cli era come massaggiare una fica. Se cercavamo bene potevamo anche trovare il clitoride. Le chiesi se l'avesse trovato, lei ci pensò un attimo, prese la mia mano e la appoggiò sul suo monte di venere.
"Credo di sì" rispose.
Fu una vampata, un lampo. Marmo manna e distruzione. Iniziai a massaggiarle la fica sopra i jeans, ma entrambi ci rendemmo conto che ...
... eravamo nel bel mezzo di una festa di capodanno, così riflettei un momento e presi la decisione di lasciare la festa. Le feci la profferta, lei mi rispose con uno sguardo ormai sciolto da ogni censura. Chiamai Alda, le dissi che potevamo anche andare, così lei pure avrebbe potuto iniziare il suo vero Capodanno. Non se lo fece ripetere. Salimmo in macchina, Alda dietro, Debora davanti. Al primo semaforo senza più alcun pudore mi mise le mani sul pacco, duro e costretto. Mi lanciava degli sguardi pazzeschi, che mi aizzavano come una frusta. L'inerzia della serata era decisamente cambiata. Il tragitto fu breve, come Alda chiuse lo sportello le saltai addosso, avvolgendola con tutte le parti che avevo a dispozione. Il lampo passò, tornai a guidare verso casa, parcheggiammo, la buttai sul letto che mia madre aveva amorevolmente rifatto.
"La luce è troppo forte"
"Ma io voglio vederti"
"Va bene"
Iniziai a spogliarla, e solo durante quelle manovre ebbi il sentore di quello che un attimo dopo fu una conferma: aveva un fondoschiena dei più regali. Perfetto, musicale, geometrico. Iniziai a baciarlo come spuntò fuori dai jeans, mentre la mano indagava altri pertugi. I suoi primi gemiti non si fecero attendere. Mi alzai un attimo e vederla così, immobile e a novanta sul divano letto, ancora vestita con quel culo di fuori mi incendiò definitivamente. Disintegrammo I vestiti e ci buttammo sotto le coperte, baciandoci come due cani invasati. Tornai al suo culo magnetico, tolsi le ...