1. Il corriere di colore


    Data: 17/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Biarturo1, Fonte: EroticiRacconti

    ... presente era un sottile piacere perverso sicuramente un po’ masochistico ma appagante. Ultimamente Carla gli preparava la stanza adiacente alla nostra e allora potevo sentire i gemiti e le grida di lei.
    
    Quella sera però il copione, all’arrivo di Tommy, aveva avuto una variante. Mi riferisco all’abbigliamento di Carla (praticamente nuda in sottoveste) e le conseguenti effusioni davanti ai miei occhi. Di solito Carla era vestita normalmente diciamo pure da massaia e i convenevoli erano del tutto normali, proprio come se tornasse un figlio dal lavoro. Lui faceva una calda doccia e poi si cenava insieme, si discuteva un po’ e, alla fine Carla ed io ci ritiravamo e anche lui andava a letto nella sua stanza. Era allora che Carla si preparava per l’incontro e si vestiva (si fa per dire) col sottoveste trasparente o, altre volte, si avvolgeva completamente nuda in un accappatoio. Usciva dalla stanza non prima avermi dato un bacio ed entrava nella stanza vicina. Li sentivo parlottare e ridere un po’ e poi silenzio. Ai primi gemiti cominciavo ad accarezzarmi piano, con cura per non godere. I gemiti si trasformavano nelle urla di Carla e nei grugniti del ragazzo. A volte udivo dei “mi fai male!!!” e capivo che la stava sodomizzando e allora sapevo che al suo ritorno, Carla, doveva essere accarezzata delicatamente ma che avrei goduto di quel foro esageratamente aperto, rosso infuocato, pieno di sperma e avrei lenito il suo dolore, leccandolo amorevolmente. Al ragazzo piaceva godere ...
    ... nell’ano di mia moglie.
    
    Quando Tommy uscì dalla doccia stavo guardando, dalla finestra, la neve che scendeva copiosa sul piazzale. Lui con un sorriso disse “Beh non andiamo a cena stasera?”. Era completamente nudo col cazzo semi eretto. Era la prima volta che lo vedevo nudo e provai un brivido di eccitazione pensando a Carla che se lo sarebbe goduto di lì a poco. “Vieni Tommy, fatti vedere!” disse Carla. Il caminetto creava riflessi piacevoli su quel corpo nero, bello, liscio, lucido, muscoloso. Si avvicinò a Carla e si baciarono nel solito modo. Io ero tornato a sedermi sulla poltrona accanto al fuoco. Carla lo prese per mano e lo portò davanti a me. “Che ne dici? Dai toccalo anche tu!”. Guardai il ragazzo e non vidi cenni di repulsione. Sembrava che anche lui volesse essere toccato. Lo accarezzai sulla pancia e intorno all’ombelico ma poi lui mi prese la mano e la portò sul suo bel cazzo non completamente rigido, mi guardò e fece un cenno che era un invito a masturbarlo. Ero confuso come ubriacato da quella situazione. Era la prima vota che avevo tra le mani il sesso di un altro uomo e, sorprendentemente, la cosa era piacevole. Ci volle poco perché quella meravigliosa asta diventasse dura. Quasi d’istinto mi alzai dalla poltrona e mi inginocchiai davanti a lui per avere tra le labbra il grosso glande e poi nella bocca gran parte del bastone nero. Aveva ragione Carla, il sapore era particolare e sicuramente afrodisiaco. Lo abbracciai alle natiche e, attirandolo verso di me, ...