Una donna violenta
Data: 16/12/2020,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster
... sente ogni nervo, ogni vena, ogni pulsazione e la asseconda in un modo talmente dolce e arrendevole da togliere il fiato.
Una sensazione che blocca il respiro, la voce sale in gola strozzata. La sua bocca non lascia scampo.
La sua bocca ti suona come uno stradivari.
E mugola di piacere, ansima, geme, come lo stessero facendo a lei.
L'uomo tenta di tenere gli occhi aperti ma è veramente impossibile.
Si viene richiamati a forza trascinati nell'oscurità complice di mille pensieri o nessuno.
Lei ti prende e ti plasma come creta.
Scintille partono per tutto il corpo.
Un tremore sconosciuto s'impossessa delle tue cosce, poi sale allo stomaco, alle spalle, al cervello.
Lei: " voglio berti "
Due semplici parole.
Un effetto devastante.
La carica riparte più decisa, cadenzata.
Ti prende le mani, le appoggia sulla sua testa, vuole sentire che le dai il ritmo, vuole sentire che la scopi in bocca, vuole sentire il suo maschio che la fotte, ti vuole sentire.
Ti vuole sentire.
Lo pretende.
E tu lo fai.
Prima piano, poi cominci a non ritrovare più il filo di te stesso e parti a carica come un toro.
La scopi.
Tremi.
Gemi.
La fotti.
Sei ancora nella sua bocca.
Vorresti restare nella sua bocca per sempre.
Arriva il primo getto di sborra e ti squassa l'anima con la stessa forza di una cinghiata sulla schiena.
Poi un altro getto, un altro, un altro, un altro.
La riempi.
La bagni.
Ti svuoti i coglioni, la mente, ...
... l'anima.
Ti svuoti dentro di lei che ti accoglie, ti tiene, non si muove.
Senti qualcuno gridare, ringhiare.
Sei tu ma non te ne accorgi, sei altrove.
Il pene rimpicciolisce, raggrinzisce.
Lei appoggia la testa sulla tua coscia.
Ti tiene ancora in bocca.
Ti tiene fino a quando non capisce che hai davvero finito.
Ti tiene al caldo.
Ti conforta.
Ti coccola.
Le sue labbra sono tutto ciò di cui hai bisogno, tutto ciò che desideri.
Finalmente ti lascia e torna a guardarti in viso.
Sorride.
Si sposta.
Ti lascia rilassare.
Si asciuga il mento.
Nello sguardo la consapevolezza di averti regalato un attimo di appagamento totale, assoluto, indimenticabile.
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Condivisa da padre e figlio
Mi chiamo Liliana, ho quasi trentanove anni, da diciotto, sono sposata con Carlo, che ne ha due più di me. Abbiamo un figlio di nome Luca che avrà diciotto anni fra un mese. Sono appena uscita dalla doccia, sono nuda, ammiro il mio corpo. Alta uno e settantacinque, seno terza, anzi più quarta, capelli castano chiari, occhi scuri, viso aperto, sorriso solare bocca ampia e labbra carnose.
Gambe abbastanza lunghe, ben tornite e sedere che molti definiscono, “ un bel culo!”, mani ben curate nonostante la mia sola occupazione di casalinga. Mentalmente faccio un resoconto della mia esistenza fino a questo momento della mia vita, e non mi lamento. Sono giunta al matrimonio “quasi vergine.” dico, quasi perche a sedici anni avevo un debole per un mio ...