1. Una donna violenta


    Data: 16/12/2020, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... gonna sollevata in vita, le si intravede la fica.
    
    Smetto anche di masturbarmi per osservare meglio questo buco che una volta
    
    mi apparteneva e dove presto un altro uomo penetrerà al posto mio, se non
    
    faccio niente.
    
    E' da così tanto tempo che non gliela vedo che mi sorprendo a scoprirla
    
    perfettamente liscia e glabra. Non sapevo si depilasse là. Ai nostri tempi
    
    o alla nostra età, non c'era e non c'è questa moda di radersi il pube. Il
    
    fatto che l'abbia fatto me la fa riscoprire più giovane e disponibile.
    
    Forse non è ancora gelosia ma inizio a provare quantomeno invidia per
    
    questo stronzo con gli occhi azzurri che è riuscito a portarsi a letto,
    
    cioè sul prato, mia moglie con le sue nuove tette e la figa depilata.
    
    Succede senza che me ne accorga. Lei è distesa prona e lui le è sopra
    
    mordicchiandogli l'orecchio. Adesso dovrei intervenire e strappargliela
    
    via. Mi accorgo che sta succedendo qualcosa solo quando vedo il culo nudo
    
    di lui muoversi ritmicamente su e giù.
    
    Una fitta mi trapassa il cuore. Dovrei scappar via ora oppure saltargli
    
    sopra e strapparglielo di dosso, qualunque cosa. E invece rimango qui a
    
    soffrire guardando mia moglie che si fa scopare come una cagna da un altro.
    
    Vi vedo bene ora che ti ha fatto mettere carponi. Non si è preso neanche
    
    il disturbo di toglierti il vestito. Hai la gonna arrotolata sulla schiena
    
    e dalle spalline abbassate le pesanti mammelle, fuori dal reggiseno
    
    oscillano violentemente, ...
    ... dal viso allo stomaco, infrangendosi con un tonfo
    
    sordo ora su uno e poi sull'altro.
    
    Neanche le più trucide mignotte si fanno sbattere così in mezzo al campo
    
    di uno squallido giardino periferico.
    
    Puttana!
    
    Puttana!
    
    Puttana! Grido.
    
    Poi vengo sborrando copiosamente sulle margherite.
    
    Rientri che è quasi l'alba. Sgaiattoli in bagno cercando di non far
    
    rumore. Mi assicuro che i bambini dormano e ti raggiungo. In mano tengo
    
    stretta una sbarra di ferro.
    
    Sei davanti allo specchio e ti bagni il viso. Hai gli occhi cerchiati di
    
    rosso. Devi aver pianto. Sollevi lo sguardo e guardi senza capire la mia
    
    faccia truce riflessa nel chiarore del neon.
    
    Hai dei lividi sul collo e sulle braccia. Una spallina del vestito è
    
    strappata e sotto si vede la mammella gonfiare il reggiseno. Puzzi di
    
    sesso ed erba bagnata.
    
    Sento un brivido alla schiena mentre sollevo la pesante sbarra. Mi fai
    
    schifo, ti odio come non mai e ho una voglia matta di scoparti.
    
    Senza una parola ti vengo dietro con la sbarra spianata. Ti strappo di
    
    nuovo il vestito, denudantoti il petto e affondo il viso nell'incavo del
    
    collo. Ti irrigidisci, poi chiudi gli occhi e ti lasci andare e mi
    
    carezzi, cercando con la tua bocca la mia. Sobbalzi quando senti la mia
    
    sbarra infilarsi tra le tue chiappe.
    
    Ti faccio chinare sul lavandino, scopro la tua fica, la tua nuova fica,
    
    depilata e sozza e guardo la tua faccia attonita rattrappirsi in una
    
    smorfia di piacere mentre ...
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